Il closing del Milan s’avvicina, ma Lippi avverte: “In Cina nessuno li conosce”
Quello che verrà giocato sabato prossimo, sarà a tutti gli effetti il primo derby cinese di Milano. Ormai non ci sono più dubbi sull'esito positivo del famigerato closing, dopo i due rinvii che ne avevano pregiudicato il risultato finale. A confermare questa ipotesi, c'è l'incontro che si è svolto a Milano tra Marco Fassone, nuovo amministratore delegato del Milan, alcuni componenti Finivest e David Han Li: braccio destro di Yonghong Li. Il summit sarebbe servito per mettere a punto gli ultimi dettagli prima della conclusione della trattativa, e per sgombrare il campo su eventuali nuovi intoppi per il versamento nelle casse di Fininvest dei rimanenti 370 milioni di euro. In attesa dell'arrivo a Milano di Yonghong Li, che dovrebbe arrivare in Italia mercoledi, Han Li sarà allo "Stadium" (insieme a Fassone e Mirabelli) per assistere a Juventus-Barcellona.
Le parole di Lippi e il "no" di Berlusconi
Dalla Cina sono intanto arrivate le parole di Marcello Lippi. L'ex commissario tecnico della Nazionale campione del Mondo, oggi ct proprio della selezione cinese, ha parlato della situazione rossonera durante un'intervista rilasciata a Sportitalia: "Bisognerebbe una volta per tutte chiudere questa vicenda della vendita della società – ha commentato il tecnico viareggino – Nessuno in Cina sa chi sono queste persone. Mentre ovviamente la Suning che ha acquistato l'Inter è molto conosciuta".
Nonostante tutto Silvio Berlusconi si è sempre fidato dei suoi interlocutori cinesi, anche quando è fallito il progetto della "Sino-Europe Sports". Le prossime ore saranno decisive anche per lo stesso attuale patron, al quale è stata offerta la possibilità di rimanere come presidente onorario. Secondo le ultime indiscrezioni, Berlusconi sarebbe però dell'idea di rifiutare la proposta. In questo caso, il prossimo numero uno rossonero diventerebbe lo stesso Yonghong Li: deus ex machina di tutta questa interminabile vicenda.
