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Il Cardiff Metropolitan pronto per la storia: ad un passo dall’Europa League

Nella città in cui si disputerà la finale di Champions League il prossimo 3 giugno, l’attenzione è puntata sul club della città che si giocherà i play-off per l’Europa. Caso unico nella storia dell’Uefa: il Metropolitan è una squadra interamente costituita da universitari non pagati che si tassano per sostenere il club.
A cura di Alessio Pediglieri
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In attesa di avere tutti gli occhi del mondo puntati addosso, Cardiff si prepara ad un altro evento che arriverà ben prima della finale del 3 giugno di Champions League che vedrà contendersi la Coppa dalle grandi orecchie Real Madrid e Juventus. Infatti, nella capitale del Galles c’è una squadra che è a un passo dalla qualificazione in Europa League, il Cardiff Metropolitan University FC, compagine universitaria che milita nella Welsh Premier League. Se dovesse arrivare l'approdo in Europa sarebbe qualcosa di calcisticamente straordinario.

Evento storico – Proprio domani si gioca lo spareggio sul campo del Bangor City FC la possibilità di militare nel prossimo torneo continentale. In caso di vittoria, i giocatori del presidente Graham Haines entrerebbero così nella storia assoluta della competizione e del calcio in generale, perché sarebbero la prima formazione composta da soli studenti ad accedere a una competizione europea, seppur per il primo turno eliminatorio.

Carneade tra i grandi – Fondato con il nome di Uwic Inter Cardiff nel 2000, grazie alla fusione di Inter Cardiff F.C e Uwix F.C., la squadra ha preso il nome di Cardiff Metropolitan University nel 2012. La particolarità è che la squadra in questione è un team completamente composto da universitari, che tra un esame e un corso da seguire, trovano il tempo di giocare anche a calcio. Dopo un’ottima stagione nella massima divisione gallese, il Metropolitan ha chiuso l’anno al quinto posto, qualificandosi per i play-off che permettono l’accesso all’Europa League.

Giocatori non pagati – Un evento storico assoluto perché sarebbe la prima volta nella storia dell'Uefa. E sarebbe anche un introito non da poco per una società che deve fare i conti con i bilanci. I calciatori, infatti, non sono pagati, anzi, si tassano per 150 sterline britanniche all’anno, soldi grazie ai quali si pagano sia il kit da gioco che le trasferte.

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