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Il capitano della Croazia, Dario Srna, infierisce sull’Inter: “Non è una grande squadra!”

Il giocatore croato parla dell’attuale momento del compagno di squadra Mateo Kovacic: “In un’altra squadra, diventerebbe un giocatore migliore”.
A cura di Alberto Pucci
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La sfida di San Siro, decisiva per le sorti del Gruppo H e per le qualificazioni europee, va in scena a Milano. Per l'undici di Antonio Conte, è un test importante, contro una squadra piena di talento ed entusiasmo. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il capitano croato Dario Srna, difensore dello Shaaktar Donestk, non è però di questo avviso: "Tutti parlano di sfida decisiva ma, secondo me, non lo è affatto – ha spiegato il giocatore – Ci saranno tante altre partite, per noi vale 3 punti, come con Malta o l’Azerbaigian. La cosa certa è che sarà una bella partita, spettacolare, che metterà di fronte prima contro seconda nel girone". I precedenti non ci sorridono. Contro la selezione croata, il bilancio nei 7 confronti disputati è nettamente favorevole ai nostri avversari: una sola vittoria azzurra, risalente addirittura al 1942, 3 pareggi e 3 vittorie croate nelle ultime sei partite: "La nostra è una buona squadra. Giovane, dinamica, con un tecnico pieno di idee – ha continuato Srna – L’Italia gioca in casa e parte favorita, ma la mia Croazia attraversa un gran bel momento e sta giocando al meglio delle sue possibilità".

Consiglio a Mateo – In un San Siro che prevalentemente azzurro, fanno capolino anche tre giocatori croati che non hanno problemi ad ambientarsi tra i tre anelli dello stadio milanese: Kovacic, Vrsaljko e Badelj. L'osservato speciale è, ovviamente, l'interista che in quest'ultimo periodo non sta attraversando un grande momento con il suo club. A pochi giorni da un derby che si preannuncia decisivo per le sorti delle due squadre e, soprattutto, subito dopo l'esonero di Walter Mazzarri e l'arrivo di Mancini, Mateo Kovacic si presenta in quello che è ormai il suo stadio: "Lui è uno dei migliori giocatori che avete in Italia – conclude Srna -. L'Inter dovrebbe costruirgli la squadra attorno perché fa la differenza. Può saltare due-tre giocatori in un secondo ed è dotato di un buon tiro. E' un giocatore giovane che deve migliorare. Se fosse in un club migliore, migliorerebbe più velocemente. L'l’Inter, al momento, non può considerarsi un top team".

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