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Il calciomercato che non c’è: Lavezzi e gli altri colpi mancati delle big

Il Pocho è il fiore all’occhiello dei giocatori cercati e che non arriveranno in Italia. Insieme a lui, anche Pirlo (cercato sempre dall’Inter), Lisandro Lopez cercato dalla Viola, Gundogan per la Juventus, Kramer o Andrè Gomes per il Napoli.
A cura di Alessio Pediglieri
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Le grandi nel calciomercato invernale stanno a guardare. Juve, Roma, Inter, Napoli, Milan, Fiorentina. In ordine sparso ognuna ha provato a modo suo il colpo di gennaio, per portare a casa un giocatore seguito da tempo. Che poi però non è arrivato e probabilmente mai arriverà. Sperduto nei gangli del dire e del fare, con un calciomercato italiano condannato alla periferia delle trattative, laddove i soldi scarseggiano, si ripiega su scelte di second'ordine, nascondendole come affari d'occasione. Così la Serie A può solo sognare i vari Lavezzi, Gundogan, Kramer, Lisandro Lopez. E si deve accontetare degli Eder, dei Grassi, dei Benalouane.

Inter

E' il caso dell'Inter per sistemare il centrocampo in disordine. Lo stesso reparto che Roberto Mancini, nel pieno delle proprie responsabilità, ha voluto costruire dettando uomini e situazioni. E che ora si dimostra essere la spina dorsale dei problemi nerazzurri. Manca un regista puro, mancano giocatori capaci di inserirsi tra le linee. Si era fatta la corte – non a caso – a Pirlo, volato in America e non propenso a tornare per infilarsi nel calderone nerazzurro. Si è tentato strenuamente con Lavezzi, altro giocatore che avrebbe potuto aiutare la mediana inerista, ma anche il Pocho non arriverà.

Ecco allora che Eder diventa  – per i tifosi – l'obiettivo principe che arriva come il salvatore di una patria oramai sull'orlo della disfatta. Lo stesso soriano, promesso a giugno, viene dipinto come l'elemento che darà quadratura e qualità. Come se l'oggi non contasse e fosse importante solamente progettare. E così spuntano i vari ripieghi dell'ultim'ora, come Banega, centrocampista del Siviglia, fino a ieri alternativa ed oggi giocatore imprescindibile (che arriverà solo a giugno).

Juventus

E' capitato anche alla Juventus delle meraviglie, delle undici vittorie consecutive. Ma a Torino sono stati più lesti e fortunati nel nascondere le mancanze di mercato. I risultati danno ragione ad Allegri e quindi Marotta può vantarsi di gestire un mercato di riparazione votato ai giovani, con i vari Mandragora, Lapadula, Caprari, Budimir, i brasiliani Rogerio e Pereira. Facendo dimenticare in fretta il colpo mancato che era, fino a dicembre, l'obiettivo principale bianconero: Gundogan che resta e probabilmente resterà, lontano dall'Italia.

Napoli

Anche il Napoli capolista ha fatto buon viso a cattivo gioco. Nessuno si lamenta, certo: la leadership in campionato rende la squadra di Sarri intoccabile. Ma sono arrivati Alberto Grassi a centrocampo, Regini in difesa (dopo il tiro alla fune con l'Empoli prima per Tonelli e poi Barba). Non certo Kramer, o Andrè Gomes o Herrera. Tutti obiettivi dichiarati e poi pian piano svaniti. Tanto che il last minute si chiamava Ionita (al massimo a giugno) o il Raicevic del Vicenza (che in B fa tanti gol) saltato alle battute conclusive.

Fiorentina e Milan

Al Milan il discorso non cambia: si è cercato di liberarsi di Luiz Adriano e non si è riusciti. Ci si è trovati con Cerci e El Shaarawy di troppo. Si sarebbero fatte carte false per far partire Honda o Niang. E' arrivato Kevin-Prince Boateng, la minestra riscaldata fatta passare come zuppa prelibata. E a Firenze a musica non cambia: il colpo dell'anno era Lisandro Lopez, praticamente già viola. Eppure non è arrivato, con i gigliati che saltano sul cavallo Mammana, difensore del River Plate, fino a qualche giorno fa mai menzionato. Nulla da fare anche per l'argentino, così Benalouane (già visto in Italia con Atalanta e Parma) rimette piede in Serie A e si rivela una soluzione di comodo. Finale fiacco rispetto ai botti con Tino Costa e Tello.

Roma

Per non parlare della deriva giallorossa dove si è perso il metro e la bussola da tempo. La ‘chiesa' di Garcia ha abbandonato il villaggio e oggi con Spalletti si spara a salve nel mercato. Via Gervinho, dentro Zukanovic e il Faraone El Shaarawy. E' arrivato Perotti con Doumbia che ha fatto le bizze fino all'ultimo prima di trasferirsi al Newcastle. In difesa si cerca sempre un centrale di spessore, il ‘must' addirittura è stato Acerbi, che il Sassuolo però non vuole cedere.

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