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Il bel Milan di Superpippo e il fenomeno Menez ritrovato (foto)

Il francese è il ‘crack’ rossonero e della serie A. Con tre gol in due partite ha regalato 6 punti al Milan. Capace di giocare a destra, a sinistra e come falso nove, ha ricevuto anche la telefonata di complimenti da parte di Berlusconi a fine match.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan ha vinto 2 gare su due, iniziando la nuova stagione come meglio non poteva fare. Perché il calendario non le ha regalato incontri facili: la Lazio al debutto a San Siro e la trasferta di Parma. Con la Juventus alla terza giornata. Insomma, un inizio da test vero per capire la caratura degli uomini di Inzaghi. Che hanno avuto l'occasione per dimostrare la propria tempra: quella che porta la sigla ‘SuperPippo'. Grinta, determinazione, corsa e gol. Soprattutto nel pazzo incontro del Tardini, si è vista una squadra mai doma, micidiale in ripartenza, capace di segnare più di tutti anche senza attaccanti. Perché Inzaghi ha saputo amalgamare al meglio ciò che gli ha offerto quest'ultimo mercato, come Menez, l'uomo della provvidenza per l'arrembante inizio rossonero e al momento capocannoniere con tre reti in 180 minuti.

Il colpo di mercato che fa la differenza

E' lui il nuovo intoccabile, l'ultima chiave di volta del lavoro di SuperPippo perché Jeremy Menez ci ha messo poco a far convincere il tecnico della sua duttilità in campo e della sua conquistata maturità. Fatta di voglia assoluta di riscatto e doti che si erano già viste a Roma e a Parigi, città dove però il suo talento è andato via via sempre scomparendo. Per pecche personali, a detta dello stesso giocatore che oggi nel Milan ricopre tre ruoli in attacco, confermandosi pedina essenziale per un gioco che al momento non può contare su alcuna punta di riferimento. A sinistra o a destra in fascia, o al centro come finto nove. Insomma, la sua capacità d'adattamento e il saper giocare con entrambi i piedi gli permette di trovare sempre un posto tra gli 11 titolari. A destra la concorrenza è quella di Honda (ritrovato anch'egli con due gol in due gare), a sinistra di El Shaarawy (straripante con la Lazio assente giustificato a Parma). Al centro da Pazzini e soprattutto Torres, il cui infortunio dell'ultima ora è arrivato provvidenziale con il senno del poi.

Dopo i fallimenti di Roma e Parigi, il riscatto è rossonero

Se con la Lazio Menez ha dato spolvero di bel calcio, a Parma è esploso definitivamente mettendo in evidenza un bagaglio tecnico e una qualità che da tempo mancavano in rossonero. L'ultima perla è il gol di tacco effettuato con una leggerezza che solo i grandi campioni hanno, dopo aver conquistato una palla pasticciata dalla difesa ducale e averci creduto fino in fondo, malgrado una sqaudra ridotta in dieci e un risultato che già sorrideva ai rossoneri. Inzaghi l'aveva detto: "Può ricoprire tutti e tre i ruoli d'attacco e lo farà". E lui stesso lo aveva ribadito: "Al Milan non fallirò. A Parigi non ho avuto fortuna, a Roma ho sbagliato io perché non ero pronto di testa". Se il buon giorno di vede dal mattino…

"Siamo un gruppo, c'è posto per tutti. Giocherò anche con Torres"

Nel dopo gara, il francesino protagonista di partita con una doppietta personale, rilancia le ambizioni rossonere. Adesso il Milan è intesta con la Roma e la Juventus. E proprio con i bianconeri ci sarà il big match della terza giornata: "Abbiamo fatto una bella partita rischiando un po' troppo, Ma la partita l'abbiamo fatta noi. Abbiamo preso quattro gol un po' strani ma alla fine abbiamo vinto meritando. È stata una partita incredibile, i tifosi oggi hanno isto un bel match. Nessuno ha mollato e abbiamo fatto un gol in più, nel calcio conta questo. Vittoria bella ma sofferta, il gruppo sta diventando forte. Mi trovo bene in questa posizione, perché posso andare da tutte le parti del capo, la squadra mi sta aiutando molto e per me è più facile. Riuscirò a giocare anche con Torres, che è un grande giocatore. Siamo un gruppo e ci sarà posto per tutti. Ora dobbiamo riposare, perché oggi abbiamo sofferto tanto. C’è tempo per pensare alla Juve

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