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Il Barça supera il Real: Messi superstar, Sergio Ramos da horror

In una sfida all’ultimo sangue Messi indovina il gol della gloria realizzando la rete del 3-2 finale capace di riaprire una Liga ormai compromessa. Bene Navas e Casemiro, male Alcacer e Bale: i top e i flop del 266esimo Clasico della storia.
A cura di Salvatore Parente
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Il derby di Spagna, il 266esimo Clasico della storia quello, per intenderci, che decideva le sorti della Liga 2016/17 è andato al Barcellona di Luis Enrique che, nel recupero, in 11 contro 10 ha riaperto un campionato in apparenza ormai chiuso. Un 2-3 al cardiopalma con tante emozioni vissute fino all’ultimo e diversi protagonisti, in positivo ed in negativo, in campo.

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I Top del Clasico

Messi e la gloria: un fenomeno

Qualcosa da farsi perdonare Messi, a seguito della recente eliminazione Champions contro la Juventus ce l’aveva, eccome. Il 10 blaugrana, infatti, è sembrato subito uno dei più pronti mentalmente dei suoi con tanti assist e serpentine magiche già da inizio partita. Un sacro fuoco, un furore importante che ha permesso al folletto argentino di segnare due gol straordinari: il pareggio con dribbling secco sinistro-destro e la rete del definitivo 3-2 su ribaltamento offensivo finale. Due perle che guidano e completano la rimonta catalana e significano: gol numero 500 (499 per il quotidiano Marca) col Barcellona, numero 23 in un Clasico (annullato il digiuno che durava da 6 match contro il Real), vittoria numero 12 in 22 sfide, gloria individuale e di squadra ed un mese di maggio infuocato, il Barça c’è.

Da spettatore non pagante a goleador: Ivan Rakitic

Oggetto misterioso della linea mediana azulgrana, Rakitic è parso lontano parente del raffinato, sontuoso e chirurgico centrocampista ammirato in Andalusia col Siviglia e in Catalogna col Barça la scorsa stagione. Lento, compassato, quasi mai in grado di scaricare il pallone di prima o di tessere trame offensive interessanti, occasione di Alcacer della ripresa a parte, finisce addirittura per essere ignorato dai compagni e divenire assente ingiustificato nel match che decide la stagione. Tutto giusto, tutto corretto, fino alla magia risolutiva del 28’ minuto del secondo tempo, quando, con un tiro a giro di sinistro il croato ha deciso di iscriversi alla contesa: battuto Navas e 2-1. Rivoluzione copernicana e corsa all'aggancio in classifica.

Casemiro gol e quantità, l’alma del Real

Ammonito già al 14’ minuto di gioco per un fallaccio sulla “Pulga” Messi, Casemiro sembrava destinato più a guadagnare anzitempo gli spogliatoio piuttosto che ad aprire lo spettacolare Clasico odierno. E invece, in mischia, il brasiliano sigla il momentaneo 1-0 per poi lanciarsi, pugnace come sempre, al centro del campo per lottare e contendere pallone su pallone ai temibili avversari, Messi in primis, in azulgrana. Quantità, qualità (4 gol in stagione con 3 assist), dinamismo, forza, interdizione ed un ruolo di imprescindibile uomo equilibrio: prezioso, almeno fino al 25’ della ripresa, quando è stato sostituito dall’ex Inter Kovacic.

I flop del Clasico

Bale una 100esima da dimenticare

La 100esima nella Liga da parte del fenomeno gallese si poteva immaginare diversamente, magari con una veloce sgroppata sulla corsia destra, un dribbling vincente in velocità o un tiro a giro nel sette di mancino. E invece, a referto, ci vanno l’infortunio numero 16 in stagione, gli appena 37 minuti giocati (al suo posto il baby fenomeno Asensio) e i solo 9 palloni toccati. Sul banco degli imputati, invece, irrimediabilmente, ci salgono i medici della compagine madrilena e Zidane (forse anche lo stesso Bale) che, malgrado solo tre allenamenti svolti ed un problema fisico (edema al soleo) che aveva impedito l’impiego dell’ex Tottenham in Champions League contro il Bayern Monaco, hanno deciso di puntare lo stesso sul loro numero 11. Scelta, senza tema di smentita, sbagliata.

Paco Alcacer fa rimpiangere Neymar

Il ruolo chiamato a svolgere dall’ex Valencia Paco Alcacer, quello di non far rimpiangere l’assenza dello squalificato Neymar, era di quelli difficili da assolvere. Eppure, pur non spostato sull’estrema sinistra, proprio come l’11 carioca, l’attaccante azulgrana non è riuscito mai ad entrare nei meccanismi offensivi dei suoi con tanto movimento ma poche giocate incisive ed un gol mangiato a metà della ripresa su suggerimento di Rakitic. Una gara sfortunata finita poi, meritatamente, in panchina sostituito dal lusitano André Gomes.

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Sergio Ramos intervento da macellaio

Quinta espulsione (record assoluto) nel Clasico per un Sergio Ramos che, quando vede il Barça, un po’ come i tori di Pamplona vede rosso. Intervento da macellaio sull’imprendibile Messi e doccia anticipata per il numero 4 madrileno che, per la verità, prima del tackle da horror nella ripresa era stato fra i migliori dei suoi con l’inserimento che ha permesso Casemiro di realizzare l’1-0 e tante precise chiusure in difesa.

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