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Icardi: “United? No grazie, voglio restare all’Inter e vincere”

L’attaccante dell’Inter non ha nessuna intenzione di lasciare i nerazzurri e spegne le indiscrezioni relative ad un interesse del Manchester United.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo un periodo di appannamento, Mauro Icardi ha ritrovato la via del gol raggiungendo dunque la doppia cifra in Serie A. Il periodo buio dunque sembra essere alle spalle per un calciatore che è stato coinvolto nel momento no dell’Inter che ha vanificato la super prima parte di stagione. Adesso l’obiettivo dell’argentino e dei suoi compagni è il terzo posto che permetterebbe di qualificarsi per i preliminari di Champions League.

A tal proposito potrebbe rivelarsi decisivo il confronto diretto di domenica contro la Fiorentina. Icardi ci crede: “Il terzo posto? Ci credo fin da luglio quando facemmo il ritiro a Bruscone, ora ci credo ancora di più – ha dichiarato in una lunga intervista al Corriere dello Sport – Fino ad inizio gennaio eravamo primi e meritavamo un 9 in pagella, ora il voto è sceso un po' ma possiamo rialzarlo facendo bene nell'ultima parte: domenica affronteremo la Fiorentina nello scontro diretto e non sarà facile perché sono molto forti, ma la voglia mia e della squadra di giocare nell'Europa è tantissima”.

Il momento no dell'Inter

Nelle ultime giornate i nerazzurri hanno rallentato perdendo terreno da Juve e Napoli. Icardi però non fa drammi e considera il momento no, fisiologico nonostante qualche errore di troppo in match alla portata: "Noi il nostro periodo non buono lo stiamo vivendo ora, Juventus e Napoli ad inizio stagione: capita a tutti. Nelle recenti partite però abbiamo creato molte occasioni da rete offrendo un calcio migliore. Il problema è rappresentato dalle ingenuità che ci hanno fatto perdere punti importanti contro Sassuolo, Lazio e Carpi, questo non doveva accadere”.

Il rendimento di Icardi (foto Transfertmarkt)
Il rendimento di Icardi (foto Transfertmarkt)

Il peggio per il bomber capocannoniere della scorsa stagione sembra comunque essere passato. Un periodo di astinenza dal gol che aveva spinto anche Mancini a pungolarlo pubblicamente, e a spedirlo in panchina. Con il tecnico però Icardi non ha nessun problema: “Prima che arrivasse ero solito stazionare nell'area di rigore, ora invece mi muovo di più e sto cercando di metabolizzare queste nuove indicazioni: posso migliorare ancora su questo. Io polemico sui pochi palloni a disposizione? Non volevo esserlo, ma so che ai giornalisti piacciono queste cose: non intendevo mancare di rispetto ai miei compagni. Sinceramente non ho obiettivi personali, penso solo a segnare il più possibile. Quando è arrivato Mancini mi ha detto fin dal primo momento che avrei dovuto fare almeno 15-20 goal a stagione, se poi ne arriva qualcuno in più meglio ancora. Non è vero che io mi sarei arrabbiato dopo qualche panchina di fila, ci sta in una stagione di vivere un momento del genere”.

Icardi leader nerazzurro

Icardi si sente uno dei punti di riferimento dell’Inter ed è pronto a prendere per mano la squadra e il gruppo in questo finale di stagione: "Sento la responsabilità di guidare il gruppo, anche se al suo interno di capitani ce ne sono almeno 7 od 8: comunque sono sempre pronto ad incoraggiare la squadra quando ce n'è bisogno. Zanetti mi ha detto soltanto di sfruttare il momento, la fascia da capitano è un qualcosa di molto bello”.

"Manchester United? No grazie"

A tal proposito l’ex Samp non ha la minima intenzione di lasciare Milano, nonostante i recenti rumours di mercato. Icardi vuole rimanere in nerazzurro con buona pace anche del Manchester United pronto a fare un’offerta per lui: “A Milano mi trovo bene e voglio viverci a lungo, ho avuto offerte anche durante il periodo in cui io e la società trattavamo il rinnovo ma la mia decisione era già stata presa. Lo United lo rifiuterei, l'Inter ha un bel progetto e voglio assolutamente dare una mano anche io. Dicono che valgo 40 milioni ma devo dimostrare questo prezzo, sono legatissimo a questa squadra e sono felice di poterne fare parte”.

Higuain e Dybala

La Serie A parla argentino grazie ai gol e al confronto a distanza tra Higuain e Dybala. Icardi non invidia nulla ai connazionali: "Io sono Mauro Icardi e non devo invidiare nulla a nessuno. Premesso ciò, mi piacerebbe trasformare in rete ogni pallone come fa ‘El Pipita' e creare reti incredibili come Paulo. Noi argentini siamo cresciuti senza lussi e videogiochi, giocavamo per le strade con la voglia e la fame di conquistare un giorno l'Europa: e ci siamo riusciti".

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