Icardi segna, Wanda conta i soldi: un’azienda da 2 milioni di euro
L'avvio di campionato di Mauro Icardi è stato a spron battuto: doppietta contro la Fiorentina e grande fiducia ritrovata dopo l'annata tra alti e bassi (ma è stata una costante di tutta la squadra) della scorsa stagione. Momento d'oro per la punta nerazzurra, reduce anche dall'embargo concluso nei suoi confronti da parte del ct della Seleccion che ha scelto di concedere finalmente un'opportunità al calciatore finora rimasto ai margini dell'Argentina.
Un'azienda dal patrimonio di circa 2 milioni
Momento d'oro per Maurito, non solo dal punto di vista sportivo ma anche sotto il profilo finanziario. Secondo quanto raccolto in un articolo da ‘Calcio e Finanza' l'agenzia ‘World Marketing Football srl' che ha un patrimonio netto di 1.901.981 euro, fa capo alla moglie/agente, Wanda Nara, e cura l'immagine propria e del calciatore ha chiuso il bilancio al 31 dicembre del 2016 facendo registrare un attivo di un milione di euro rispetto al rendiconto del 2015.
Il tesoretto dei diritti d'immagine
La maggior parte degli introiti che transitano sui conti dell'azienda messa in piedi dalla ex showgirl argentina derivano dai diritti d'immagine inclusi nel contratto che Icardi ha rinnovato con l'Inter. Un accordo che ha fatto sì da lasciare nelle mani del giocatore il 50% dei proventi, destinati ad aumentare qualora il trend di rendimento di attaccante e squadra dovesse essere positivo.
Il bilancio in positivo, le cifre
Quanto alle somme nel dettaglio, va rilevato che alla fine dell'anno scorso il bilancio della ‘World Marketing Football srl' è stato approvato con un utile di poco superiore al milione di euro (1.093.158 euro) a fronte di ricavi per circa 1.7 milioni (1.728.125 euro). Il saldo positivo diventa ancora più palese se messo a raffronto con il primo bilancio (quello del 2015) quando la società gestita dall'agente/manager, Wanda Nara, dopo 7 mesi circa di esercizio, aveva raccolto incassi per circa 800 mila euro, a fronte di ricavi per 1.3 milioni di euro.
