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Ibrahimovic nostalgico: “Che bello San Siro, è il miglior stadio al mondo!”

In una recente video intervista, concessa al sito dell’Uefa, l’attaccante svedese ha ripercorso i momenti più esaltanti della sua carriera, ricordando anche le esperienze in Italia con Juventus, Inter e Milan.
A cura di Alberto Pucci
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Nel giorno in cui i campioni d'Italia della Juventus volano verso la sua città natale, torna a farsi sentire la voce di Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante del Paris Saint-Germain, alla vigilia della sfida di Champions League contro l'Ajax, ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha parlato dei suoi principali obiettivi e della sua luminosa carriera: "Spero di poter vincere questa in Europa con il PSG – ha dichiarato Ibra – La Champions mi è sempre sfuggita. Ricordo ancora il mio debutto europeo, nel 2002, con la maglia dell'Ajax. Vincemmo 2-0 contro il Lione. Mi sono sempre trovato bene in Champions League, per me è come una seconda casa". Un percorso continentale che, il gigante di Malmoe, ha intrapreso anche con le maglie di Juventus, Inter e Milan: "Nel 2004 ho segnato proprio all'Ajax, con la maglia della Juventus – ricorda l'attaccante – Giocare in bianconero e in una squadra al top in Europa, mi ha riempito d'orgoglio. In nerazzurro, invece, non è andata molto bene in Europa. Del periodo milanista conservo buoni ricordi. San Siro è lo stadio migliore al mondo!"

Pensiero blaugrana – Tra le due esperienze milanesi, Zlatan Ibrahimovic ha conosciuto da vicino la realtà di Barcellona e Pep Guardiola: allenatore con il quale Ibra non è mai riuscito ad andare d'accordo. Le polemiche tra i due, nate durante l'esperienza condivisa nel Barca, sono andate avanti anche quando lo svedese ha traslocato in altre città europee. Al di là dei problemi personali con l'allenatore spagnolo, lo svedese conserva un ottimo ricordo anche dei minuti giocati al "Camp Nou": "E' stato fantastico il periodo che ho trascorso in Spagna – dichiara il giocatore del PSG – Quella squadra, senza dubbio, è stata la migliore al mondo. Ricordo con piacere la sfida contro l'Arsenal, si giocò ad un ritmo talmente folle che quasi non si riusciva a respirare. Segnai due reti in quell'incredibile partita, una di quelle sfide a cui tutti vorrebbero assistere".

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