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Ibrahimovic al Milan, un sogno (possibile) di mercato con Mr. Bee

In Inghilterra bancano il suo arrivo in Premier, in Italia un Milan rinforzato a livello societario con l’ingresso di Mr. Bee e la mediazione del fondo Doyen Sport può essere l’ennesima occasione della carriera. IMa Ibra deve ridursi l’ingaggio.
A cura di Maurizio De Santis
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Tutto dipenderà dall'esito dei contatti con Mr. Bee, il broker thailandese che avrebbe una corsia preferenziale per rilevare il 49% del pacchetto azionario del Milan. Nelio Lucas, numero del fondo Doyen Sport che cura gli interessi di diversi calciatori del panorama europeo, è legato a doppio filo magnate in trattativa con Berlusconi: qualora la transazione dovesse andare in porto, allora anche a livello di mercato s'aprirebbero possibilità finora precluse (per ragioni economiche) ai rossoneri. Da Leandro Damiao a Gabriel Barbosa (fa sapere Sky), Falcao oppure Kodogbia, ma c'è un altro nome che agita la suggestione dei tifosi milanisti: è quello di Zlatan Ibrahimovic che – secondo quanto riportato dal Corsera – si sarebbe detto pronto a tornare a Milano. Nomi, indiscrezioni per adesso nell'attesa che si formalizzi il passaggio di quote e nelle casse del Milan arrivino capitali freschi da reinvestire per riportare il club a un livello di competitività più alto.

In Inghilterra i bookmakers hanno già bancato il suo arrivo in Premier League. Oltremanica sono convinti che a fine stagione Zlatan Ibrahimovic lasci la Francia, Parigi e il Psg, la Ligue 1 per approdare altrove e – forse – chiudere la carriera in un club (e in un campionato) ancora in grado di regalargli emozioni forti, grandi stimoli. A quasi 34 anni (li compierà a ottobre), dopo aver speso le proprie qualità in giro per l'Europa può anche permettersi il lusso di scegliere cosa fare del proprio futuro. Lo svedese ha il contratto in scadenza col Paris Saint-Germain nel 2016 e, a causa delle durissime polemiche scoppiate in seguito allo sfogo avuto dopo la sconfitta col Bordeaux, è finito nel mirino della critica. "Sono 15 anni che gioco a calcio e non ho mai visto un arbitro così scarso. Questo è un paese di m…, non merita il Psg. E il Psg non dovrebbe neanche stare in questo Paese". E non sono bastate le scuse ("ho solo parlato di calcio, non volevo offendere nessuno") perché si placasse l'ondata di sdegno nazionale nei suoi confronti. Resterà ancora nel campionato transalpino oppure emigrerà altrove? Per il presidente Al-Khelaifi non ci sono dubbi che resti in Ligue 1 e al Psg ma l'estate del mercato può sempre riservare sorprese.

A Milano potrebbero farci un pensiero, una pazza idea da mettere in atto contestualmente all'ingresso in società di forze fresche, capitali, soci pronti a investire nella società rossonera rilanciandone il blasone a livello internazionale dopo il declino degli ultimi anni. E il ritorno di Zlatan – icona dell'ultimo Milan bello, forte e vincente – potrebbe essere la prima mossa. Lui non ha mai dimenticato l'esperienza rossonera (85 presenze, 56 gol in totale) tanto da definire lo stadio di San Siro come il "più bello del mondo", ma per rivederlo calcare di nuovo il prato del Meazza servirà incastrare una serie di tasselli, uno in particolare: Ibrahimovic ha un ingaggio da mille e una notte, oltre 10 milioni di euro, e per tornare in Italia dovrebbe accettare di moderare almeno del 50% le pretese (l'età non gioca a suo favore). Missione impossibile? No, perché in un'ipotetica operazione di rilancio – come accadde con Kakà – il suo nome, quello del campione dal gol facile e dai colpi di classe incredibili, restituirebbe quella magia svanita negli ultimi anni.

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