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Higuain: “Io in sovrappeso? Chiedete al preparatore”

Il Pipita attacca: “Mai avuto scorta, tutte menzogne. Contro il Napoli non ho esultato per rispetto a squadra, allenatore e tifosi”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gonzalo Higuain non ci sta: il Pipita, in astinenza da reti da diverse gare, è di nuovo al centro di diverse polemiche riguardo la sua forma fisica. Ma stavolta l'attaccante argentino ha deciso di rispondere per le rime. "Se ha qualcuno ha dei dubbi, può chiedere i dati al mio preparatore", ha replicato Higuain in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera e nella quale replica a diverse critiche che gli sono state rivolte nell'ultimo periodo. Tra cui, quella di avere una scorta personale. "E' una cosa che non ha fondamento, una mancanza di rispetto totale. Mai avuta una scorta nella mia vita. E mai ce l’avrò. Ma le bugie hanno le gambe corte. Come non è vero delle minacce: mai ricevute".

"Voglio vincere tanto con la Juve

Il Pipita ha poi analizzato questa prima parte di stagione in maglia bianconera: "Sono arrivato in una squadra dove compagni, allenatore e modulo per me sono nuovi e sta andando come immaginavo", ha spiegato, "ho fatto una decina di gol in 19 partite, giocando quasi sempre. E quando mi è toccato andare in panchina, sono andato in panchina. Sono decisioni dell’allenatore e devo fare gruppo e avere l’umiltà di capire. In ogni caso, siamo l’unica squadra d’Europa prima in campionato e in Champions League, e questo non mi sembra poco. Voglio vincere tanto con la Juve, per la fiducia che ha avuto in me: voglio ricambiare con tanti gol e vittorie. E quando lascerò il calcio vorrei essere ricordato per quello che ho fatto".

"Non ho esulato contro il Napoli per rispetto a squadra, tecnico e tifosi"

Inevitabile, poi, un riferimento al Napoli: proprio contro la sua ex-squadra ha messo a segno la sua ultima rete in campionato. "Non ho esultato, sono stato educato in un certo modo e avevo già deciso prima della partita di reagire così" ha precisato, "ma non vuol dire che non volevo vincere. Però sono un uomo che non dimentica quello che ha fatto e quello che ha ricevuto. E a Napoli mi hanno dato tantissimo e mi hanno fatto crescere. È stato un segno di ringraziamento alla squadra, all'allenatore, ai tifosi.".

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