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Guardiola scuote il Bayern, la Bild: “Pensa di lasciare la squadra”

A un gruppo di tifosi il tecnico spagnolo parla al passato della sua avventura al Bayern Monaco: “Qui ho vissuto un bel periodo e sono stato molto contento. Tutto questo è stato un sogno per me”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il quotidiano tedesco ‘Bild' non usa giri di parole: Guardiola pensa di lasciare il Bayern Monaco. Un cazzotto nello stomaco per i tifosi tedeschi. Un fulmine a ciel sereno che squassa il cielo della Baviera. E fa rumore. Il frastuono arriva fino a Barcellona, laddove Luis Enrique – nonostante le smentite ufficiali – vive una situazione da separato in casa: lui da una parte, Messi dall'altra e la società nel mezzo. "Non sono io la soluzione ai problemi dei blaugrana", disse Pep, accostato ai catalani e protagonista – secondo il chiacchiericcio di mercato – di un clamoroso ritorno alla casa madre. Voci, nulla più. Da Greding, paesino di settemila anime, ne arrivano delle altre che collocano al passato l'esperienza del tecnico spagnolo in Bundesliga.

Per me è stata una sfida, e anche per mia moglie e i bambini – racconta il giornale, nel riportare il discorso fatto dinanzi ai tifosi di un fan club -. Non importa cosa accadrà, io qui ho vissuto un bel periodo e sono stato molto contento. Tutto questo è stato un sogno per me.

E se qualcuno pensava che il tempo utilizzato dal tecnico fosse uno scherzo della fonetica o un errore di grammatica commesso per la poca conoscenza della lingua poi ha cambiato idea… Alla domanda specifica sul rinnovo del contratto (in scadenza nel 2016) Guardiola non ha fornito risposte rassicuranti. "Parlerò con la dirigenza nella prossima estate e poi vedremo cosa succederà…". A giudicare dalle parole di Karl-Heinz Rummenigge – espresse sempre alla Bild poche settimane fa – la situazione sembra sotto controllo. Non vi sarebbero perplessità sulla permanenza in Germania del guru del ‘tiki taka': "Abbiamo un ottimo rapporto con Pep Guardiola e faremo di tutto perché possa restare con noi. Ha un contratto che scade tra diciotto mesi e lui, abituato a concentrarsi sul presente, non è persona che ha bisogno di particolari rassicurazioni sul futuro. Lo consideriamo molto prezioso, il suo apporto ha un grande valore". 

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