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Guardiola attacca: “Credete di avermi ucciso, sono ancora vivo”

Lo spagnolo nel mirino della critica dopo la sconfitta nella semifinale di andata di Champions con l’Atletico Madrid. La scelta di lasciare Thomas Müller in panchina ha destato scalpore e c’è chi gli contesta di aver perso la giusta concentrazione una volta annunciato il suo trasferimento al Manchester City.
A cura di Maurizio De Santis
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"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto". Per un pugno di dollari (i milioni della Champions) Pep Guardiola rischia la figuraccia, di lasciare Monaco di Baviera con l'etichetta di mezzo flop: forte in Bundesliga, non altrettanto in Coppa. E allora i toni che usa nella conferenza stampa in vista della gara con il Borussia Mönchengladbach sembrano mutuati da una fortunata pellicola western.

Parla di ‘cartucce da sparare', critiche come proiettili e fa ironia: "Dopo la gara con l'Atletico Madrid – fa riferimento al ko nell'andata della semifinale di Champions – mi avete già ammazzato. Sappiate, però, che non sono ancora morto… che c'è ancora una partita da giocare e qualche colpo in canna". Fa parte del gioco, in fondo gli è capitato altre volte di subire un trattamento del genere. "Ovunque va così: se vinci va bene altrimenti… anche a Barcellona è stata la stessa cosa, appena persi una partita funi subito messo nel mirino".

Pep Guardiola al centro di polemiche dopo la sconfitta in Champions
Pep Guardiola al centro di polemiche dopo la sconfitta in Champions

Il ko di Madrid e il rischio di uscire dalla Champions a un passo dalla finale è solo una delle contestazioni mosse allo spagnolo. La cosa che proprio non va giù ai media tedeschi è la scelta di aver lasciato Thomas Müller fuori dalla formazione titolare: "A Lisbona (contro il Benfica, ndr) ho lasciato in panchina Lewandowski, ci siamo qualificati e nessuno ha avuto qualcosa da ridire. Perché Thomas non ha giocato? Per scelta tattica e non volevo fare la fine della scorsa stagione a Barcellona (il Bayern ne beccò 3 al Camp Nou) quando schierai due attaccanti centrali. Ma non è ancora finita".

Per la stampa invece sì, considerato che tra le varie imputazione ce n'è una difficile da accettare: aver perso la giusta concentrazione nel giorno dell'annuncio del trasferimento al Manchester City a fine stagione. "Bugie, sono ancora molto motivato".

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