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Grande Italia, vendetta servita e Spagna fuori. Germania, a noi

A Saint-Denis straordinaria partita degli Azzurri che hanno battuto meritatamente la Spagna, al termine di una gara dominata per più di un’ora. I gol nel primo tempo, grazie ad una zampata di Chiellini, e nel finale con il raddoppio di Pellè. Straordinario Buffon nel finale. Nei quarti ora ci tocca la Germania.
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A cura di Alberto Pucci
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Splendida Italia a Saint Denis. Bella, impossibile e imprendibile anche per la formazione campione in carica: squadra di (ex) fenomeni che per larghi tratti della partita non ci ha capito nulla. Una vittoria meritata, ottenuta con una grande partita che ci catapulta nei quarti dove affronteremo un'altra avversaria storica: la Germania. Attenti e sicuri in difesa, in mezzo sempre pronti al raddoppio su Iniesta e Fabregas e letali in attacco, gli Azzurri hanno preso il sopravvento sin da subito mostrando grinta da vendere e un gioco spettacolare che ha generato una decina di palle gol nitide. Per più di un'ora l'Italia ha dominato, messo le ganasce al gioco spagnolo e fatto crollare tutte le certezze di chi fino a oggi aveva pensato di poter arrivare fino alla finale senza patemi. Arroccati davanti a Buffon, la "BBC" azzurra ha tenuto botta fino alla fine. A centrocampo, fino a quando è rimasto in campo, De Rossi è parso quelle della notte mondiale di Berlino, mentre giocatori come De Sciglio e Florenzi hanno dato il solito apporto tutto cuore e corsa. Le note più liete sono arrivate dagli attaccanti. Pellè ha dimostrato di aver ormai raggiunto una maturità da "top player", Eder ha invece fatto probabilmente la sua miglior partita in maglia azzurra. Una vittoria da grande squadra che ci regala l'ennesimo incrocio con i nostri avversari storici. Una partita che, magicamente, è diventata alla nostra portata.

Belli da stropicciarsi gli occhi

Potente e inaspettata. L'acqua, così come l'Italia. Il nubifragio che si è scatenato su Parigi in avvio di gara ha accompagnato all'arrembaggio la squadra azzurra…debordante nei primi dieci minuti di gioco messi in scena contro la Spagna, nei quali i nostri hanno sfiorato il gol in due occasioni: prima su colpo di testa di Pellè, poi su una splendida rovesciata di Giaccherini (a gioco fermo) che De Gea ha mandato sul palo. Terminato l'acquazzone sull'impianto parigino, la sfida si è fatta più equilibrata. Dopo un tentativo di Fabregas, murato da De Sciglio, è stata ancora la nostra nazionale ad avvicinarsi alla rete con Parolo: colpo di testa al 25esimo fuori di poco. Pochi secondi dopo, altro spavento per la Spagna con una "svirgolata" di Sergio Ramos che per poco non finisce alle spalle di De Gea. Quel gol tanto cercato dagli Azzurri, e strameritato per ciò che si è visto nel primo tempo, è arrivato al 32esimo: botta di Eder su punizione dai 20 metri e "tap-in" vincente di Chiellini, dopo la risposta di De Gea. Allo scadere della prima frazione di gioco, ennesimo capolavoro del portiere dello United che è stato straordinario nel togliere dall'incrocio una botta di Giaccherini: l'ultima emozione di 45 minuti tutti incredibilmente italiani.

Raddoppio sfiorato e sofferenza finale

Ad inizio ripresa è stata la Spagna ad aver avuto una grande occasione. Sugli sviluppi di un corner, Morata da dentro l'area di rigore ha colpito di testa mandando il pallone tra i guantoni di Buffon. L'idea di dominare i campioni d'Europa in carica fino alla fine, è stata spazzata via dall'inizio dell'undici di Del Bosque. Con Aduriz al posto di Nolito, gli spagnoli si sono fatti più propositivi e minacciosi, nonostante la grande occasione di Eder al 55esimo che solo davanti al portiere ha calciato sul corpo di De Gea. L'occasione del giocatore dell'Inter ha avuto il merito di mandare ancora una volta in tilt la Spagna: vicina a soccombere anche sul cross di De Sciglio non sfruttato da Eder e Pellè. Il primo vero pericolo l'Italia lo ha corso a 20 minuti dalla fine, su un tiro insidioso di Aduriz terminato di poco a lato. La fatica e l'assedio spagnolo si è fatto sentire nell'ultimo quarto. Dopo le risposte di Buffon su Iniesta e Piquè, le Furie Rosse ci hanno provato fino alla fine ma sono andate a sbattere sul muro italiano: rinforzato da Conte con alcuni cambi intelligenti come quello di Insigne e Darmian. Dopo il miracolo al 90esimo di Buffon, prodigioso su Piqué, l'urlo di tutta Italia è arrivato al 91esimo dopo il gol definitivo di Pellè: rete che ha fatto scendere i titoli di coda su una partita da registrare, riguardare e ricordare per molto tempo.

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