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Götze deve curarsi, stagione finita. Il Borussia: “Torna nella prossima estate”

Il calciatore, eroe di Brasile 2014, è stato costretto a interrompere l’attività agonistica per disturbi metabolici, gli stessi di cui aveva sofferto il ‘fenomeno’ Ronaldo. La carriera, però, non è a rischio come assicurato dallo staff medico del club tedesco.
A cura di Maurizio De Santis
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La brutta notizia, per il calciatore e per i suoi tifosi, è che Mario Götze non tornerà in campo per questa stagione. Nessuna possibilità che il calciatore – eroe del Mondiale 2014 in Brasile – possa recuperare in extremis dai disturbi che lo hanno bloccato finora. E' come essere rimasto vittima di una maledizione. La buona notizia è che l'incantesimo inizia a cedere ma bisognerà attendere ancora qualche mese per far sì che il percorso terapeutico intrapreso dal trequartista 24enne abbia gli effetti sperati. A mettere un punto fermo nella vicenda che ha tenuto tutti col fiato sospeso è lo stesso Borussia Dortmund che in un comunicato ha chiarito come "l'obiettivo del giocatore è essere al 100% della condizione all'inizio della stagione 2017/2018".

In cosa consiste il malessere del calciatore? A fine febbraio scorso l'ex Bayern era stato costretto a fermarsi per disturbi metabolici. Secondo i responsabili dello staff medico del club non ci sono rischi per la sua carriera: il suo stop all'attività agonistica è solo temporaneo (non più a tempo indeterminato come trapelato nelle scorse settimane), si riaggregherà al gruppo solo nella prossima estate quando il Borussia riprenderà la preparazione in vista della stagione che inizierà il 18 agosto.

Disturbi metabolici come Ronaldo il fenomeno? In base alle informazioni raccolte da alcuni media spagnoli, Mario Götze potrebbe soffrire della stessa patologia che colpì Ronaldo – l'ex ‘fenomeno' dell'Inter e della Seleçao – negli ultimi anni della carriera. Fu lo stesso attaccante a svelare i particolari della sua sofferenza: "Quando giocavo nel Milan, ho scoperto di soffrire di questo disturbo che rallenta il mio metabolismo – ha ammesso l'ex carioca -. Un sistema per tenere sotto contro questa situazione c'era ma avrei dovuto sottopormi a una cura di ormoni che nel calcio sono vietati perché ritenuti sostanze dopanti. Questa è la verità e per questo penso che molti dovrebbero pentirsi per tutte le battute che hanno fatto sulla mia forma fisica".

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