Giulianova, ultras costringono il portiere a rescindere con il club
Dopo i precedenti che hanno colpito in diverse situazioni alcuni protagonisti del calcio italiano ed europeo, torna a farsi sentire la voce degli ultras. La triste storia arriva da Giulianova e coinvolge in prima persona Vittorio Rossetti: il portiere titolare che, fino a ieri, difendeva la porta della squadra ed era a disposizione del tecnico Francesco Giorgini. Fino a ieri, perché Rossetti sarebbe stato costretto a rescindere il contratto con il club abruzzese, dopo le pesanti accuse a lui rivolte dalla parte più accesa del tifo giallorosso. Il tutto è accaduto durante il soggiorno in albergo della squadra, prima della sfida in trasferta contro il Folgore Veregara. Un gruppo di facinorosi, infatti, ha fatto irruzione nell'hotel contestando vivacemente a Rossetti di essere andato in discoteca subito dopo il precedente match contro il Materica: vinto 2-1 dal Giulianova. La presunta cattiva condotta di Rossetti, oltre ad esser stata indigesta per i tifosi, è rimasta sullo stomaco anche al tecnico Giorgini che, ai suoi giocatori, aveva ordinato di rientrare in albergo ad una certa ora.
Il comunicato della società – La contestazione degli ultras, oltre ad aver colpito e spaventato il portiere del Giulianova, avrebbe anche avuto voce in capitolo nella decisione della stessa società. Una rescissione che, a quanto pare, è stata indotta dalla stessa frangia estrema del tifo che avrebbe avuto anche un contatto telefonico con il direttore sportivo Morris Carrozzieri: ex giocatore, tra gli altri, anche del Palermo. Il club abruzzese si è limitato a comunicare ufficialmente, con una nota sul sito, la rescissione contrattuale con il suo giocatore salutando con poche righe il suo ormai ex portiere: "La società coglie l'occasione per ringraziarlo dell'impegno profuso e nel contempo gli augura le migliori fortune professionali". In attesa di tornare in campo, Rossetti ha sporto denuncia contro ignoti per l'aggressione subita dai tifosi. Un caso che i Carabinieri hanno già cominciato a studiare, ascoltando anche le voci degli altri giocatori presenti durante l'irruzione degli ultras.