“Giochiamo ancora”: il sogno di Del Piero, raccontato nel suo nuovo libro

La passione, prima di tutto – Per chi non lo avesse capito: Alessandro Del Piero, continuerà a giocare! Nella Juventus (difficilmente, poichè ha comunicato la finale di Coppa Italia sarà l'ultima in bianconero) oppure anche in un'altra squadra, perché la passione per il calcio, per uno come lui, è troppo forte. Dopo aver vinto tutto il possibile, diventando uno degli immortali giocatori bianconeri con quasi trecento gol e più di settecento presenze, Alex si è concesso un "bis" letterario con "Giochiamo ancora", volume di 115 pagine edito da Mondadori, che racchiude in dieci capitoli, pensieri, spunti e riflessioni del capitano juventino: una specie di "passe-partout" per entrare nella stanza privata di Alex e carpirne i segreti (anche più intimi), sfogliando l'album delle fotografie di tutti questi anni passati a correre dietro ad un pallone. Le istantanee che "Pinturicchio" ci regala, sono attimi di vita, dentro e fuori dal campo, di uno dei più grandi calciatori italiani degli ultimi vent'anni. I capitoli parlano di tutti quei valori che il "dieci" bianconero ritiene fondamentali, non soltanto nello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni: l'amicizia, la passione, la lealtà, il sacrificio. Un racconto che fila via liscio, attraverso aneddoti e curiosità che lasciano il segno, come le sue giocate. Un "fil rouge" di rivelazioni che inchioda alla poltrona, non soltanto il tifoso della "vecchia signora", ma anche tutti gli appassionati di calcio: dal suo provino con il Torino, all'età di dodici anni, alle sue prime punizioni tirate nel salotto di casa con una sedia usata come barriera, fino a confessioni più "personali" come quel confronto con Paolo Montero, nella stagione 1999/2000 dopo il grave infortunio.

Ancora in campo – Un'autobiografia lontana anni luce da quella graffiante e cattiva del suo collega Ibra, ma che, come quella dello svedese, si appresta a diventare un "best sellers": un libro da comprare e custodire gelosamente nella propria libreria. Aiutato da Maurizio Crosetti, giornalista di Repubblica, Del Piero in questo volume ha cercato di condensare un po' tutta la sua vita: dall'infanzia trascorsa a San Vendemiano, fino alla vittoria nei mondiali 2006. Un viaggio con molte tappe, alcune felici e positive come l'inizio a Padova ed il debutto con la Juventus, altre più tristi come la sconfitta in Champions League ed il terribile infortunio di Udine. Una favola straordinaria, ancora lontana dal suo lieto fine, e forse cominciata alle scuole elementari. Da una domanda scritta su un foglio di carta alla quale il piccolo Alex non ebbe il coraggio di rispondere, con sincerità. Voleva fare il calciatore ma, per vergogna, scrisse elettricista, cuoco ed anche camionista. Mancava solo "astronauta" nella sua lista personale di desideri: andare nello spazio e vedere le stelle da vicino, il sogno di tanti piccoli bambini. Lui che stella è diventato veramente e che (le stelle) le ha fatte vedere agli avversari, è riuscito a realizzare quel sogno che non ebbe il coraggio di scrivere. Ora che non deve più nascondersi dietro l'ingenuo pudore di un bambino di pochi anni, il tema lo ha riscritto sotto forma di libro ed il messaggio che traspare da queste pagine è chiaro: Del Piero vuole giocare. Ancora. Le pagine bianche, in fondo al volume, sembrano fatte apposta per aggiornare e scrivere altre storie, altre emozioni, altre feste scudetto. Peccato che a Torino, oltre a non volerci sentire, non vogliano neanche leggere!