"Un popolo di poeti di artisti di eroi, di santi di pensatori di scienziati, di navigatori di trasmigratori…e di portieri". Ci permettiamo di modificare e ampliare la dicitura che in stampatello e su tre righe compare sul Palazzo della Civiltà Italiana, meglio conosciuto come Colosseo Quadrato, per un appuntamento importante come il diciottesimo compleanno di Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan e futuro numero uno della Nazionale.

La tradizione calcistica del nostro paese, si sa, annovera tra le sue corde l'abilità di formare e fare crescere coloro che rappresentano l'ultimo baluardo difensivo prima della porta e in questo importante solco si sta facendo largo la stellina di Gigio da Castellammare di Stabia.

In Serie A esordio a 16 anni e 8 mesi

Il portiere campano ha fatto il suo esordio in Serie A contro il Sassuolo a sedici anni e otto mesi e soltanto tal Gianluca Pacchiarotti, secondo portiere della Primavera del Pescara, è riuscito a fare meglio di lui nella stagione 1979/1980 (16 anni, 6 mesi e 10 giorni) ma non è per questo che Donnarumma è considerato "il portiere del futuro". Oltre alla giovane età, Gigio ha dimostrato di esser un vero e proprio fenomeno nel suo ruolo e il Milan deve anche alle sue parate il buon andamento di questa stagione.

Questo ragazzo solo oggi 25 febbraio compie la maggiore età ma ha già saltato parecchie tappe passando con grande velocità dalla panchina a titolarità nel Milan, dall'Under 21 alla Nazionale A e ha conquistato il panorama calcistico europeo con le sue parate.

La saracinesca

Donnarumma ha la struttura fisica del "portiere vero" (1,96 di altezza per 90 kg) e quello che stupisce più è l'autorità con cui dirige la linea difensiva nonostante la giovane età. Molto bravo tra i pali, reattivo e dotato di grande agilità, questo ragazzone possente soprattutto ai tempi della Primavera si era fatto notare anche per le capacità di palleggio con i piedi ma nelle prime uscite in Serie A alcuni controlli non sono stati impeccabili. Non è lucidissimo nelle uscite alte ma questo aspetto non potrà che migliorare con l'esperienza che sta facendo sul campo e con la fiducia che acquisirà gara dopo gara.

Probabilmente la qualità migliore di Donnaruma è quella capacità di allungamento e di estensione che gli permette di coprire più grande parte dello specchio e arrivare nei punti più remoti della porta. La parata su Sami Khedira nella gara contro la Juventus dello scorso ottobre all'ultimo secondo è uno splendido esempio di come Gigio possa estendere le sue braccia per poter salvare la porta dalle offensive avversarie.

Altro punto di forza del ragazzo di Castellammare è sicuramente la sicurezza con cui affronta i suoi avversari sui calci di rigore: se, per il momento, il più noto è quello parato a Paulo Dybala nella finale di Supercoppa Italiana, Donnarumma ha dimostrato di essere molto preparato e di riuscire a calarsi molto bene nell'uno contro uno psicologico con l'uomo che cerca di infilare la palla alle sue spalle.

Raiola, il rinnovo e il futuro

Il portiere classe '99 si è sempre professato tifoso del Milan e vorrebbe rimanere con il club rossonero per molto tempo ma Mino Raiola, agente del calciatore, alla nuova società, che dovrebbe arrivare a marzo, chiede un ingaggio da 5 milioni netti a stagione più bonus per blindare il giovane talento e legarlo alla società meneghina. L'offerta del Milan pare sia ferma a 3,5 milioni più bonus e sullo sfondo ci sono le grandi d'Europa (Manchester City, Real Madrid e Paris Saint-Germain) che sarebbero pronte a inserirsi mettendo sul piatto una maxi offerta per aggiudicarsi uno dei talenti più cristallini del panorama mondiale.

Questa è una di quelle situazioni che potrebbe destabilizzare anche un ragazzo serio come Donnarumma: le trattative ad oltranza, i continui screzi tra le parti non fanno bene al processo di crescita del ragazzo e la speranza risiede nel fatto che un accordo si trovi alla svelta per non alimentare voci e discussioni sul suo futuro.

Non chiamatelo "nuovo Buffon"

Il mio idolo è Buffon, il mio sogno è diventare titolare nella Nazionale maggiore e seguire le sue orme. Tutti vorrebbero fare una carriera come la sua.

Queste sono le dichiarazioni che Gigio ha rilasciato al sito della Uefa poco dopo il suo esordio nella massima serie. Sfiderei chiunque faccia il ruolo di Donnarumma a non avere come idolo quello che è , con molta probabilità, il portiere più grande di sempre ma subito è diventata una corsa alla successione. Come se stessimo parlando di un trono o una corona che deve passare di mano in mano. Questo gioco di affibbiare etichette di successore ha portato solo a far finire nel dimenticatoio molti giovani calciatori che purtroppo, successivamente, hanno avuto un escalation da perfetti sconosciuti. Il portiere del Milan ha dimostrato di non farsi influenzare da tutte le voci che lo circondano ma sarebbe il caso, dato che siamo di fronte ad un fenomeno, di lasciar lavorare Donnarumma in santa pace, senza l'assillo di doverlo vedere subito ai top e gustarci quello che potrebbe essere l'ennesimo capitolo della lunghissima tradizione dei portieri italiani. Buon compleanno Gigio, il futuro è nelle tue mani.