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Gigi la coppola. Caro Buffon, la Spagna non viene fischiata perché gioca da dio e vince

La coppola di Buffon, la mezza (s)coppola contro Israele e i fischi agli Azzurri fanno discutere. “Se la Spagna fa 100 passaggi viene applaudita, da noi invece il possesso palla non è gradito”, dice il portiere della Nazionale. Ma parlare così non è da campione e ci sono almeno cinque buoni motivi molto evidenti.
A cura di Maurizio De Santis
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La (s)coppola è quella che ci ha rifilato la Spagna e fa ancora male. La coppola è il berretto che Gigi Buffon indossa davanti alle telecamere quando – dopo aver sventato la figuraccia contro Israele – si sforza di parare anche le critiche per l'ennesima prestazione negativa dell'Italia. Cosa s'è messo in testa Ventura? Ha provato a infilare il cappello sulla partita e s'è ritrovato di nuovo scapigliato. La sua Nazionale stenta, non piace e per adesso raccoglie solo fiaschi e fischi dal pubblico (poco numeroso ma rumoroso) di Reggio Emilia. L'obiettivo è arrivare al Mondiale di Russia 2018, la strada è obbligata: chi toccherà in sorte agli Azzurri nei playoff verrà svelato il 17 ottobre quando a Zurigo (ore 14) ci sarà il sorteggio ufficiale delle otto selezioni finite agli spareggi.

Tanto di cappello (pardon, di coppola) a Buffon. Nella serataccia di Reggio ha mostrato di essere tutt'altro che cotto e vecchio, salvando lo striminzito 1-0 ottenuto contro una squadra 70sima nel Ranking Fifa. Per il resto, caro Gigi, meglio tacere. Prendi i fischi e portali a casa. Fanno parte del gioco anche quelli e dire che il disappunto è figlio di un paese in cui "non è gradito il possesso palla, se la Spagna fa 100 passaggi viene applaudita, quindi abbiamo dovuto spesso forzare la giocata" non è da portiere della Juve che in Italia ha vinto tutto. Non è da campione del Mondo. Non è da professionista che non cerca scuse.

Sai perché voi venite fischiati e la Spagna no?

  • Perché la Spagna gioca da dio e vince. Noi no e perdiamo anche male, partita e faccia.
  • Perché la Spagna ha fior di campioni – anche giovani – e può permettersi il lusso di lasciarli in panchina. Noi no, siamo un'accolita di buoni/ottimi calciatori per giunta sistemati male in campo da un ct più ostinato che coerente.
  • Perché la Spagna vale 707 milioni di euro e rotti (la stima di tutti gli elementi della rosa) mentre la nostra, quella azzurra, si ferma a 403 milioni e qualche spicciolo.
  • Perché loro hanno dominato (e dominano con le squadre di club) in Europa e nel mondo. Noi no, siamo ancora convitati di pietra e ci culliamo sugli allori di successi che si perdono nella notte dei tempi.
  • Perché la Spagna – dinanzi a una prova indecente come l'Italia contro Israele – non dirà mai "abbiamo fatto una buona gara, abbiamo creato tanto e rischiato qualcosa ma ci stava". No, così si esprimono i perdenti.

E per favore, Gigi, togli quella coppola. Che quando parli in tv non sta bene presentarsi in quel modo.

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