Germania sotto shock, notte nello Stade de France: “Sconvolti dalla tragedia”
Una gara giocata in un clima surreale. L'amichevole tra Francia e Germania verrà ricordata per l'attacco a Parigi e al cuore dell'Europa, per le immagini di morte che il tam tam delle news ha spedito da una parte all'altra del mondo. Spari al ristorante, uomini/bomba allo Stade de France, esecuzioni sommarie al Bataclan, il locale dei concerti preso d'assalto dal commando di terroristi e trasformato in una fossa comune per le persone ammazzate a sangue freddo. Panico e terrore, la conta delle vittime e il numero dei feriti elevato, hanno scandito l'inferno della serata e poi della notte francese. La più lunga nella storia del Paese messo in ginocchio e stordito, inghiottito e imprigionato dalla paura come gli spettatori intrappolati per molte ore all'interno dello stadio per questioni di sicurezza. Tutti riversati sul rettangolo verde, aggrappati ai cellulari, alla Rete che diffonde video e notizie agghiaccianti.
Nella pancia dell'impianto i calciatori di Francia e Germania assistono sgomenti a quello spettacolo di morte mandato in onda dalle emittenti. E' l'11 settembre dell'Europa, della Francia, di un popolo. "Siamo distrutti, addolorati e sotto shock – ha ammesso il commissario tecnico della Germania, Joachim Löw, nell'immediato post gara ai microfoni della tv ARD -. Non possiamo sapere cosa succederà, siamo sconcertati in questo momento". Poi il racconto della detonazione rimbombata in campo. "Quando ho sentito il botto ho subito pensato al peggio". A pochi minuti dal triplice fischio, sull'account Twitter della nazionale è apparso questo messaggio: "Qui a Parigi la partita sta per finire ma a causa degli eventi all'esterno dello stadio i nostri pensieri sono altrove".
Oliver Bierhoff, ex attaccante di Ascoli e Milan, oggi team manager della Germania ha, invece, parlato di "grande incertezza, grande paura e uno strano stato d'animo. I giocatori sono sconvolti, hanno immediatamente recuperato i loro telefoni per ottenere informazioni o per chiamare casa". La nazionale tedesca ha scelto di trascorrere la notte nello Stade de France, lasciando la struttura alle 7.30 di sabato mattina, così da imbarcarsi sul volo che li ha riportati in patria. "Siamo di nuovo al sicuro a Francoforte", si legge in un tweet della Federazione. "La squadra non farà tappa ad Hannover. Tutti gli impegni sono stati annullati. Maggiori informazioni verranno date a tempo debito". "I nostri pensieri vanno alle vittime degli attentati e delle loro famiglie".
Tornati in patria alcuni calciatori della nazionale campione del mondo hanno voluto esprimere la propria solidarietà alle vittime degli attentati sui social network. Questo ha scritto Mustafi, ex Samp: "Di ritorno a casa, ma il mio pensiero è rivolto a tutte le persone che hanno perso qualcuno che amano la scorsa notte a Parigi! Ma cosa sta succedendo in questo pianeta?". Parole simili da parte di Hummels: “Tornato in Germania. Incredibile ciò che è successo ieri. Questo mondo sta andando completamente a rotoli. Il mio pensiero va a tutti quelli che hanno perso i propri cari”. Laconico Mario Gotze: “Incredibile, che immane tragedia”. Mentre Jerome Boateng ha postato: “Le mie preghiere vanno alle vittime e alle loro famiglie”.