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Germania in lutto, Andreas Biermann si è suicidato

Il giocatore tedesco soffriva di depressione: aveva già tentato il suicidio nel 2003, nel 2009 e nel 2012.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Alla fine, purtroppo, Andreas Biermann ce l'ha fatta. Il giocatore tedesco, 33 anni, si è tolto la vita venerdì scorso. Soffriva di depressione da diverso tempo, tanto che era diventato tristemente famoso per aver tentato già altre tre volte di togliersi la vita: nel 2003, nel 2009 e nel 2012. Aveva provato anche a venirne fuori Biermann, scrivendo un libro intitolato "Depressione: cartellino rosso" (Rote Karte Depressione, in tedesco), ed aveva partecipato a diverse trasmissioni televisive sull'argomento. Giocava nello Spandauer Kickers di Berlino, dopo una carriera che lo aveva portato fino alla B tedesca, la Zweite Bundesliga, con il St. Pauli. E' stata la sorella a dare l'allarme, che non aveva più sue notizie. "Qualcuno ha notizie di mio fratello? Non lo sento da lunedì", il post su Facebook di Daniela Biermann, sorella del giocatore. Le sensazioni negative sono state confermate venerdì sera, quando a Berlino è stato ritrovato il corpo senza vita del 33enne. A dare conferma dell'ufficialità della sua morte anche la squadra dove giocava, che ha confermato la notizia tramite Facebook. "Dobbiamo confermare la notizia. Ci uniamo al dolore della famiglia". La sua morte ricorda quella di Robert Enke, portiere della Germania, suicidatosi anche lui dopo gravi problemi di salute legati a depressione.

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