Genoa, Preziosi chiarisce: “La Roma non ha rubato”
Enrico Preziosi fa dietrofront e chiarisce: "Mai parlato di Roma e Mafia". Il presidente del Genoa era finito al centro di un polverone mediatico (e non) per alcune sue dichiarazioni rilasciate al termine del match tra Genoa e Roma, terminato con la vittoria dei giallorossi per 1-0 (gol partita di Nainggolan) tra mille polemiche: durante la partita di Marassi, infatti, c'erano stati diversi episodi incriminati, dal rigore con espulsione di Perin (penalty di Ljajic poi parato dal subentrato Lamanna), all'ammonizione di Perotti (giudicata inesistente) fino al presunto fuorigioco di Sturaro, che ha privato il Genoa del pareggio proprio nei minuti di recupero del secondo tempo. Quanto basta, insomma, per sollevare nuove polemiche sulla classe arbitrale, dopo quelle dei mesi scorsi e che erano letteralmente esplose dopo Juventus-Roma.
"Sono l'uomo del giorno, ma se si ascoltano le mie parole", ha spiegato Enrico Preziosi a Radio Lo Sport, "si può capire che io non ho mai parlato di Roma e Mafia. C'è una registrazione ufficiale che può testimoniare come non siano vere le cose uscite oggi. Valutiamo tutto il contesto del discorso e non estrapoliamo le frasi", ha continuato il patron del Grifone, "mi hanno chiesto della vicenda di Mafia Capitale ed io ho risposto di, con tutto quello che sta succedendo a Roma, non metterci dentro anche il calcio. Stop, finita qua. Questo non vuol dire che abbia tirato in ballo la mafia, tutt'altro: era una domanda che, secondo me, non dovevano nemmeno farmi". Caso chiuso dunque. Ma non proprio: perché se Preziosi smentisce il riferimento a Mafia Capitale, non si tira indietro nel criticare le scelte arbitrali che avrebbero condizionato la gara. "Il rigore era nettissimo", ha spiegato ancora Preziosi, "ma secondo me non c'era l'espulsione di Perin e nemmeno l'ammonizione su Perotti ed il fuorigioco su Sturaro, e questo ha cambiato il match. Ma la Roma non ha rubato". E dunque, fine delle polemiche.
