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Francia, Verratti elogia Ancelotti: “E’ stato come un padre per me”

Il centrocampista abruzzese ricorda con affetto i suoi primi giorni a Parigi, sotto la guida del tecnico emiliano: “E’ una persona straordinaria, mi ha aiutato molto sia in campo che fuori”.
A cura di Alberto Pucci
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Oggi che è diventato uno dei centrocampisti europei più apprezzati, Marco Verratti non dimentica chi lo ha aiutato nella sua maturazione ed esplosione. Dopo l'anno passato nel Pescara dei miracoli, sotto la guida e gli insegnamenti di Zdenek Zeman, il giocatore del Paris Saint-Germain parla del tecnico che ha saputo indicargli la retta via per diventare un giocatore fondamentale e conteso da molti club europei: Carlo Ancelotti. Fu proprio l'attuale allenatore del Real Madrid a dargli il suo personale benvenuto nella "Ville Lumiere", dopo il trasferimento dall'Abruzzo alla Francia. A quel tempo, infatti, l'ex allenatore del Milan era alla guida dei transalpini e stava costruendo la squadra che, mesi dopo, avrebbe vinto il titolo in Ligue 1: "Carlo Ancelotti è una persona straordinaria – ha dichiarato all'Equipe, il centrocampista del Psg – Quando mi sono trasferito in Francia ero molto giovane e, appena arrivato a Parigi, ho vissuto un momento difficile. Ancelotti mi ha aiutato molto sia in campo che fuori, mi ha insegnato come comportarsi e tanto altro, posso dire che è stato il mio papà calcistico. Lui riesce a creare un rapporto speciale con i suoi calciatori".

Lo shampoo di Carletto – Entrato pian piano nel cuore del tecnico di Reggiolo, Marco Verratti fu fondamentale nella conquista del titolo dei parigini in quella stagione. Un rapporto, quello tra Ancelotti e l'abruzzese, che ha conosciuto anche momenti difficili come nell'aprile del 2013 quando, dopo l'espulsione di Verratti contro L'Evian, il tecnico s'infuriò e attaccò pesantemente il suo giocatore: "Mi ha insultato in italiano – dichiarò allora il centrocampista – Era decisamente arrabbiato. E' la più grande ramanzina che ho preso". Messo in archivio quell'episodio, tra i due c'è stato sempre un rapporto di grande affetto. Anche adesso, a distanza di chilometri, Ancelotti non smette di elogiare quello che in molti vedono come l'erede naturale di Andrea Pirlo: "Marco è un giocatore che mi piace molto – ha commentato il tecnico delle merengues, durante un'intervista radiofonica in Spagna – Mi sarebbe piaciuto portarlo a Madrid ma, purtroppo, non è in vendita. Per me è il miglior calciatore italiano in circolazione".

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