Francia, Leonardo chiede 8,5 milioni di risarcimento alla Federcalcio

Leonardo chiede i danni: e per di più, con gli interessi. L'ex-direttore sportivo del Paris Saint-Germain, dimessosi dal club parigino dopo una maxi-squalifica, ha fatto pervenire attraverso i propri legali una richiesta di risarcimento di 8,5 milioni di euro alla Federcalcio francese. Una richiesta salata, quella del brasiliano, e che preannuncia un ulteriore braccio di ferro tra la Federazione e l'ex-giocatore del Milan. Tutto iniziò il 5 maggio 2013 a Parigi, al termine di Paris Saint-Germain-Valenciennes: la gara terminò 1-1, con le reti di Danic per gli ospiti ed il pareggio di Alex nel finale. Un pari interno che rinviò la festa scudetto parigina, ma che portò non poche polemiche: era stato anche espulso Thiago Silva, che si beccò due giornate di squalifica e di fatto terminò il campionato con largo anticipo.

Negli spogliatoi era accaduto invece che Leonardo, all'epoca direttore sportivo dei parigini, rifilasse una spallata all'arbitro al termine del match. La Federazione francese usò la mano pesante: nove mesi di squalifca in primo grado, aumentata a quattordici mesi nel ricorso, con tanto di estensione internazionale. Leonardo non la prese bene: si dimise dall'incarico ed iniziò la sua lunga battaglia legale: dopo un anno (aprile 2014) era arrivata la sentenza di annullamento della squalifica, ed ora il brasiliano presenta il conto: 8.514.952 euro, riporta la stampa francese. Danni ed interessi dovuti, soprattutto, alla sua immagine ed alla sua reputazione, che pare gravemente compromessa dall'episodio. "Si tratta della logica conseguenza di una fase che ormai dura da 19 mesi e che segue il suo corso", ha spiegato Leonardo. Che intanto potrebbe riprendere il suo posto proprio al Paris Saint-Germain e ricominciare da dove aveva lasciato.