Francia, i media attaccano: il Lussemburgo vale un terzo dello stipendio di Mbappé
Se l'Italia piange e si lecca le ferite, di certo la Francia non può andare in giro sorridendo. Poche ore dopo la disfatta azzurra di Madrid, la formazione di Didier Deschamps ha infatti sbattuto il muso sul muro del Lussemburgo ed è uscita dal confronto mondiale con un misero 0-0. Così come è successo per Ventura e i suoi giocatori, il pareggio di Tolosa ha ovviamente generato critiche violente nei confronti di tecnico e giocatori francesi. Per avere un'idea di come la stampa abbia accolto lo scivolone di Griezmann e compagni, basta leggere il titolo con cui è andato in stampa il prestigioso L'Equipe all'indomani della gara di qualificazione mondiale: "L'Europa intera ci prenderà in giro".
Una differenza imbarazzante
Sul banco degli imputati ora ci sono soprattutto i giocatori: specialmente quei "top player" strapagati che avrebbero dovuto fare la differenza contro una formazione attualmente al 136esimo posto del ranking Fifa. A far tracimare la rabbia del popolo francese, è stato l'imbarazzante "gap" economico tra la rosa di Deschamps e quella lussemburghese. La differenza nella quotazione dei 28 calciatori scesi in campo ha acceso il fuoco della polemica. Basti pensare che il calciatore più costoso della formazione del ct Luc Holtz, secondo Transfermarkt, è Jans: giocatore del club belga Waasland-Beveren e con un cartellino dal valore di 1,2 milioni di euro. In pratica meno di un decimo del meno costoso dei francesi: l'attaccante del Lione Fekir, che vale 14 milioni.
Il rischio del sorpasso svedese
La somma del valore dei 14 messi in campo dall'allenatore lussemburghese, inoltre, è pari a poco più di un terzo (3,45 milioni) del ricchissimo contratto firmato recentemente da Kylian Mbappé con il Paris Saint Germain. Insomma, una bufera bella e buona che ora rischia di far tremare le gambe ai "Blues". Cancellato il ricordo della netta vittoria contro l'Olanda, ora la Francia non può più sbagliare. Il prossimo impegno è a Sofia con la Bulgaria. Un altro passo falso potrebbe compromettere il primo posto nel girone: ora insediato dalla Svezia, a solo un punto dai transalpini.
