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Follia ultrà, Defour decapitato sullo striscione (foto)

Bruttissimo episodio nel match Standard-Anderlecht: l’ex giocatore del club di Liegi nel mirino dei tifosi per aver ‘tradito’ la squadra ed essere passato ai rivali storici. Quella coreografia non resterà impunita: un’ammenda di 5mila euro e 5 anni d’interdizioni dagli stadi sono le sanzioni che colpiranno gli autori di quello striscione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Bruttissimo episodio in Belgio in occasione del derby tra Standard ed Anderlecht: i tifosi della squadra di casa hanno infatti preso di mira Steven Defour, ex calciatore proprio della formazione di Liegi ed oggi nelle fila dell'Anderlecht. Un ‘tradimento' che gli ultrà proprio non sono riusciti a perdonare, quasi si fosse macchiato di chissà quale onta. In particolare ha colpito lo striscione che mostra la decapitazione del calciatore (la sua testa, tenuta per i capelli da una sorta di boia mascherato come Hannibal Lecter) con tanto di scritto "Red or dead" ("Rosso o morto"). Un caso che farà discutere e finirà sicuramente sotto la lente d'osservazione della UEFA, che punisce severamente questi episodi. Tra l'altro, non si è trattato dell'unico caso avvenuto durante la partita: oltre allo striscione, anche il lancio della sua maglietta numero 8 dei tempi dello Standard Liegi con la scritta "Giuda". Il match, terminato poi 2-0 per lo Standard Liegi, ha visto anche l'espulsione proprio dello stesso Defour per doppia ammonizione al 53′. Il calciatore, infuriato, ha anche scagliato una pallonata verso i suoi ex-tifosi: possibili sanzioni per comportamento antisportivo anche per lui da parte della federazione belga e della UEFA.

Quanto accaduto non poteva passare inosservato tant'è vero che in Belgio è grande l'indignazione per quello striscione che ha fatto il giro del mondo. Netta la presa di posizione da parte delle autorità competenti: i tifosi che saranno individuati come responsabili di quella coreografia rischiano una multa di cinquemila euro e un'interdizione dagli stadi per almeno cinque anni. "Stiamo lavorando insieme con la polizia per catturare il maggior numero possibile degli autori di quello striscione", ha ammesso un portavoce del ministero dell'Interno.

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