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Follia nel bresciano: bomba carta contro club gemellato con l’Atalanta

L’eterno conflitto tra le tifoserie delle due città ha generato l’ennesimo spiacevole episodio. Carabinieri e Digos sono già al lavoro per risalire ai colpevoli del censurabile gesto.
A cura di Alberto Pucci
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La forte rivalità tra le tifoserie di Atalanta e Brescia, torna a far parlare di sé per un incredibile atto intimidatorio contro una società di calcio dilettantistica bresciana. Nella notte di martedì, infatti, un gruppo di tifosi ha piazzato un ordigno sul davanzale di una finestra della sede sociale della ASD Gussano Calcio: bomba carta che, dopo lo scoppio, ha provocato danni a diversi oggetti e mandato in frantumi un paio di vetrate. A spaventare la dirigenza della società bresciana, sarebbero stati molto probabilmente alcuni esponenti della tifoseria locale: infastiditi dopo il gemellaggio sportivo con l'Atalanta, deciso dai responsabili dello stesso Gussago. Dagli insulti e minacce, si è dunque passati alla bomba carta dell'altra sera. La deflagrazione, udita in tutto il comune, è stata accompagnata anche da una inequivocabile scritta sul muro della sede: "Odio Bergamo".

Tifosi e papà inviperiti – "Ma io non odio nessuno – si è affrettato a dire il presidente del club, Roberto Perotta, al Corriere della Sera – anche se capisco che a qualche genitore la parola Atalanta faccia soffrire". Una sofferenza che è tracimata prima sui social (invasi da commenti negativi) e poi tra le fila dei tifosi organizzati del Gussago che, dopo la decisione della società di avviare un progetto di collaborazione con il club orobico, avrebbero deciso di sciogliersi. Il motivo di tale rabbia contro il Gussago, secondo alcuni, sarebbe da ricercare anche nel fatto che alcuni ragazzini del club sarebbero stati ospiti dell'Atalanta in occasione della partita interna contro il Genoa. Mentre sull'episodio stanno ora indagando Carabinieri e Digos, Perrotta ha voluto sottolineare che: "Le due società non sono affiliate, e la collaborazione è limitata solo ad alcune amichevoli tra i più piccoli".

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