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Follia in Lega Pro: ultrà del Taranto aggrediscono la squadra armati di mazze e coltelli

La squadra pugliese ha vissuto attimi di panico, dopo l’irruzione sul campo di allenamento di un gruppo di tifosi rossoblu. A farne le spese sono stati alcuni giocatori, tra cui Mariano Standardo (fratello del difensore del Pescara) minacciato con le armi e preso a schiaffi dagli aggressori. La Lega Pro ha rinviato ufficialmente la prossima sfida con la Paganese.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo i casi di Ancona e Catanzaro, la Lega Pro ha nuovamente dovuto fare i conti con la follia di una parte del mondo ultrà. Durante la seduta d'allenamento del Taranto, alcuni tifosi hanno prima interrotto la seduta con l'uso di bombe carta e poi fatto irruzione sul campo, costringendo i calciatori a scappare negli spogliatoi. Secondo le prime ricostruzioni, gli aggressori sarebbero stati armati di mazze e coltelli e avrebbero raggiunto (e preso a schiaffi) alcuni componenti della rosa pugliese. Nel mirino degli ultrà sono finiti soprattutto Mariano Standardo (fratello di Guglielmo, difensore del Pescara), Maurantonio, Altobello: prima minacciati con le armi e poi colpiti con schiaffi e pugni. A rimetterci è stato anche lo stesso allenatore Ciullo: anch'egli finito tra le vittime della furia degli ultrà.

A confermare l'agguato è stata la stessa società rossoblu, attraverso un comunicato ufficiale: "Nel pomeriggio odierno, la squadra del Taranto F.C. 1927 (tecnici, giocatori, dirigenti) durante l’allenamento presso il campo B dello stadio “Erasmo Iacovone”, è stata oggetto di un’aggressione fisica e verbale da parte di un gruppo di circa 30 persone incappucciate. La Società, condannando fermamente tale forma di violenza, esprime la propria vicinanza e solidarietà a tutti gli atleti, all’allenatore Salvatore Ciullo, allo staff tecnico ed ai dirigenti presenti". Intanto la Lega Pro ha deciso di rinviare a data da destinarsi il match Taranto-Paganese: cancellato proprio dopo i gravissimi fatti accaduti nelle ultime ore.

L'Assocalciatori pronta a fermare i campionati di Lega Pro

Non c'è pace dunque per la squadra pugliese, che già in passato aveva subito un'altra aggressione da parte dei propri tifosi. Reduce da due brutte sconfitte di campionato rimediate contro formazioni coinvolte nella lotta per la permanenza in Lega Pro, la squadra di Ciullo proverà ora a dimenticare ciò che è accaduto. In attesa dei risultati delle indagini delle forze dell'ordine, già al lavoro per individuare i colpevoli, il club ionico si interroga su quello che sarà il prossimo futuro. Secondo alcune indiscrezioni, all'interno della società pare stia prendendo piede l'idea di attuare decisioni clamorose in vista delle prossime partite di campionato. Il rischio di un cortocircuito generale è a questo punto molto alto. La stessa Assocalciatori, già in allerta dopo i fatti di Ancona e Catanzaro, potrebbe infatti prendere la decisione drastica di fermare i campionati di Lega Pro.

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