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Florenzi: “Ho parlato con Nainggolan, è scosso, ma sta bene”

Il centrocampista della Roma ha telefonato al compagno di squadra, in ritiro col Belgio: “L’ho sentito turbato, ma dobbiamo guardare avanti senza paura”.
A cura di Alessio Morra
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I tragici attentati di Bruxelles naturalmente hanno colpito moltissimo anche il mondo del calcio. In Belgio c’erano anche tutti i nazionali dei ‘Diavoli Rossi’, che dovevano disputare l’amichevole con il Portogallo venerdì prossimo. E in Belgio c’era pure Radja Nainggolan, che l’amico Florenzi ha subito contattato in mattinata via telefona, Florenzi ha trovato il compagno di squadra molto scosso: “L’ho sentito scosso, come tutti noi. Abbiamo parlato di quel che sta accadendo come è giusto fare tra calciatori, senza mettere pressione. Il fatto è che dobbiamo guardare avanti senza paura”.

La paura di altri attentati potrebbe portare gli organizzatori di Euro 2016 a decidere di giocare parecchie partite dell’Europeo a porte chiuse, Florenzi spera che non si arriva a questa decisione: “Non so se sia giusto pensare a un Europeo a porte chiuse. Non tocca a me decidere. Ma l’idea che ho di quel torneo è che debba essere una festa. Certo, non mi farà piacere sentirmi dire ogni momento che posso essere un bersaglio. Non sarà facile, ma vogliamo fare una cosa buona. Saremo in Francia per giocare: l’Europeo deve portare gioia e sorrisi, non apprensione, a chi ci verrà a vedere e tutto quello che possiamo fare è cercare di pensare solo a questo, senza paura”.

Il jolly della Roma ha parlato anche di Antonio Conte, che ha annunciato l’addio alla nazionale dopo l’Europeo. Per Florenzi il c.t. è combattivo come al solito: “Le parole di Conte non mi hanno stupito. Facendo gli scongiuri è come se io mi infortunassi e dovessi stare fermo quattro mesi, ma dopo un mese già non ce la farei più. Credo che il mister si sia sentito così: c’è chi preferisce il campo e chi invece si sente c.t., lui si sente un allenatore di campo, ha bisogno di lavorare sul campo tutti i giorni. Il rapporto con lui non è cambiato. Tutti siamo proiettati verso un solo obiettivo: fare bene all’Europeo e rappresentare bene l’Italia”.

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