Fiorentina: tutti pazzi per Salah, ma Mourinho vuol riportarlo al Chelsea

In patria è venerato e chiamato il "Messi d'Egitto", a Firenze se lo mangiano con gli occhi dopo aver dimenticato Cuadrado, a Londra lo guardano con interesse pronti a riabbracciarlo appena possibile. Strana la vita di Mohamed Salah, giocatore che fino a poche settimane fa sedeva svogliatamente in panchina o in tribuna allo "Stamford Bridge". Dal suo arrivo in Italia, nell'ambito dell'operazione che ha portato Cuadrado a Londra, l'egiziano si è conquistato le prime pagine dei giornali grazie a giocate spettacolari e gol pesantissimi. Grinta e corsa da vendere, duttilità tattica, perfetta simbiosi con Gomez, faccia da schiaffi tanto simpatica, quanto furba, Salah ci ha messo davvero poco a far andare fuori di testa l'intera tifoseria gigliata. La storia d'amore tra la Fiorentina e Mohamed Salah, però, rischia di doversi interrompere sul più bello. A fine stagione, infatti, il Chelsea potrebbe richiamare alla base il giocatore e dargli fiducia (e più minuti in campo) per la stagione successiva.

Decide Josè – Il futuro dell'attaccante egiziano, che a Firenze vorrebbero ovviamente tenere, non dipende solo dalle volontà del giocatore e del club toscano. Neanche l'offerta economica giusta (più di 15 milioni di euro) potrebbe risultare decisiva. Chi, in realtà, ha in mano il "domani" del ragazzo è il tecnico dei "Blues" Josè Mourinho. Lo "Special One" stravede per Salah ed è convinto che questi mesi passati sui campi di Serie A, possano aiutarlo a maturare e a diventare ancor più forte. Ad oggi, l'obiettivo del manager del Chelsea, è proprio quello di osservare da lontano la crescita del ragazzo e, possibilmente, richiamarlo in rosa già nella prossima estate. Un colpo al cuore per il popolo viola che, nello scorso weekend, ha profanato il tempio di San Siro con vittoria e coro dedicato ("Siam venuti fin qua per vedere segnare Salah") al suo nuovo gioiello, tanto simile a quello che molti mesi prima cantavano dalla Curva Sud rossonera per Ricardo Kakà. Esploso nel Basilea dei miracoli, dove giocava con Shaqiri, l'egiziano pare finalmente aver trovato la sua giusta dimensione nel capoluogo toscano. Toccherà a Josè Mourinho decidere se è meglio per Salah, l'acqua dell'Arno o quella del Tamigi.