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Fiorentina-Milan 1-1: avanti a adagio, a Rebic risponde Pulgar

Al Franchi, nel finale la Fiorentina acciuffa il pari (1-1) su un buon Milan al quale non basta la rete del solito Rebic. Annullati due gol ai rossoneri (A Ibrahimovic e Castillejo), e Viola ridotta in 10 nella ripresa per l’espulsione (da ultimo uomo) di Dalbert. Un punto a testa che smuove la classifica ma che delude più il Milan dei gigliati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Al Franchi una gara vera e maschia che mette di fronte due squadre in crescita e in rimonta e che cercano l'intera posta in palio. Alla fine però, si conclude con un 1-1 che non ha lesinato emozioni in 90 minuti con due gol annullati, una espulsione e un rigore. Il penalty è risultato decisivo per la Viola (Pulgar, 88′) con cui è riuscita a recuperare lo svantaggio dopo la rete di Rebic. Annullati due gol ai rossoneri a Ibrahimovic e a Castillejo, mentre la Fiorentina ha disputato quasi tutta la ripresa in 10 per espulsione diretta di Dalbert.

Il Milan inizia con il botto perché oramai lo ‘spirito' di Zlatan si è impossessato dei rossoneri. Tanto che è proprio Ibrahimovic ad accendere la luce con un gol che spezzerebbe in due il match a favore di Pioli. Condizionale d'obbligo perché quando lo svedese esulta, c'è il VAR che rovina tutto: tocco di mano prima del tiro, rete annullata e risultato ancora inchiodato sullo 0-0.

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Mentre è il VAR a far discutere di sè (ma la decisione è da considerarsi corretta ai fini del regolamento) si spegne piano piano un primo tempo in cui Fiorentina e Milan non si fanno poi tanto male. Un'occasione ghiotta a testa (prima dell'intervento della moviola a bordo campo), con Rebic e Castrovilli, l'esperienza rossonera contrapposta alla gioventù viola. Nulla di fatto però, con l'equilibrio che resta sovrano fino al the caldo.

La partita però parla rossonero e soprattutto svedese, la lingua di Zlatan. E' lui che segna nel primo tempo con una magia, è lui che fa espellere nella ripresa Dalbert costringendo la Viola ad annaspare alla ricerca del pareggio. Perché nel mezzo c'è il gol del solito Rebic, oramai goleador di un Milan che ha nel croato il suo uomo in più capace di sbloccare i match e di rendersi sempre più determinante per Stefano Pioli.

Il Milan sembra tornato in palla sia mentalmente che fisicamente, con una ricerca costante della fase offensiva: la squadra di Pioli non dilaga ma resta pericolosa (c'è anche spazio per un gol giustamente annullato a Castillejo) mentre per Iachini non girano come sempre gli ingranaggi di una squadra che batte in testa nel momento in cui sbaglia troppo e va in confusione. Per fortuna della viola, ci pensa nel finale Romagnoli a fare la frittata: fallo sull'ex Cutrone e Pulgar dagli 11 metri non fallisce l'1-1 finale.

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