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Finale Coppa Italia, Bonolis tifa Lazio: “Difendete il triplete dell’Inter”

Il volto noto della tv celebre tifoso nerazzurro tiferà per i biancocelesti: “Noi dell’Inter abbiamo un presente indecoroso, ci resta solo il passato, se ci togliete anche quello. Il ‘triplete’ di Mourinho è una delle poche cose che ancora ci rende orgogliosi, la speranza è che la Juventus non ci tolga anche questo”.
A cura di Marco Beltrami
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In occasione della finale di Coppa Italia contro la Juventus, la Lazio potrà contare su un tifoso in più. Si tratta di Paolo Bonolis, che è pronto a schierarsi dalla parte dei capitolini, per un motivo molto particolare. Il popolare volto noto televisivo, grande sostenitore dell’Inter, si augura che gli acerrimi rivali bianconeri non conquistino il triplete. Queste le sue parole ai microfoni di Radiosei: “Questa sera non vi azzardate a non vincere. Noi dell’Inter abbiamo un presente indecoroso, ci resta solo il passato, se ci togliete anche quello. Il ‘triplete’ di Mourinho è una delle poche cose che ancora ci rende orgogliosi, la speranza è che la Juventus non ci tolga anche questo”.

Non è la prima volta che Bonolis riserva delle stilettate più o meno scherzose alla Juventus. Lo showman ha dato anche alcuni consigli tattici alla Lazio per superare i bianconeri: “Questa sera la Lazio per colmare il gap deve fare quello che sempre ha fatto ultimamente. Attendere e ripartire con compattezza. La Juve se si chiude è impossibile perforarla, mentre se riesci a farla aprire, come è accaduto con il Monaco, puoi essere pericoloso. Certamente questa interpretazione la Lazio la conosce, basta pensare ai derby quando la Roma ha pagato dazio. Poi dipende se il pallone riesci a metterlo dentro”

Se la Juventus dovrà fare a meno di Pjanic e Khedira, Inzaghi dovrà scegliere se puntare su Keita o Felipe Anderson. Paolo Bonolis dice la sua: “La Juventus è più forte, ma fa a meno di Pjanic e Khedira. Keita o Anderson? Il brasiliano in questo campionato è molto maturato, è più costante. Keita mi piace molto, li alterna per una maggior freschezza e per non scoprirsi subito. Cambia poco se gioca prima l’uno o l’altro, certo che Keita vede più la porta”.

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