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Finale Champions League: Juventus ecco Ronaldo, che poteva essere bianconero nel 2002

Il retroscena clamoroso di mercato è stato raccontato dall’allora responsabile aera estera bianconera, Gianni Di Marzio: “Tutto fatto, visite mediche superate, 5 milioni allo Sporting più Marcelo Salas”. Poi il colpo di scena: il cileno rifiuta il trasferimento e Cr7 approda al Manchester United.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una strana storia per Cristiano Ronaldo, il giocatore tra i più attesi nella finale di Cardiff che avrebbe potuto anche giocarla a maglie invertite. Un assurdo calcistico ma che ha la sua genesi nei fatti accaduti nel 2002 quando il portoghese era ad un passo dall'ingaggio con la Juventus, svanito nel nulla per colpa di Marcelo Salas, che – giocatore bianconero – rifiutò il passaggio allo Sporting Lisbona proprio nell'affare che doveva vedere Cr7 arrivare a Torino. Un retroscena che ha dell'incredibile tanto più se si pensa che Cristiano Ronaldo aveva anche effettuato le visite mediche, superate a Torino. Tutto ciò cambiò la storia del calcio, con il portoghese che approdò in Inghilterra, sponda Manchester United, per poi seguire una incredibile carriera alla volta del Real Madrid.

Corsi e ricorsi – Domani sera la sfida contro la Juventus, vedrà in campo anche Cristiano Ronaldo, il portoghese che avrebbe potuto vestire la maglia bianconera, che poteva essere sua. Cristiano Ronaldo, oggi è una stella del Real Madrid e sta andando a caccia della sua terza Champions in maglia merengue. Un vero e proprio idolo del popolo Blancos, che affida al campione e Pallone d'Oro in carica le speranze di uno storico bis in Coppa.

Il retoscena – Cristiano Ronaldo sfiderà la Juventus, società che avrebbe potuto sposare, nel lontano 2002. A svelarlo è stato Gianni Di Marzio, che in quell'epoca ricopriva la carica responsabile dell'area estero juventina: "Io convinsi i genitori a trasferirsi in Italia, naturalmente dopo aver chiamato la Juventus. Mi era capitata una vera e propria pepita sotto gli occhi, un gran giocatore. Con la mamma ne parlammo e insomma sembrava che tutto si potesse davvero concretizzare".

Il colpo a sorpresa – Un'idea di mercato che solleticò subito la Vecchia Signora, sempre pronta a fiutare gli affari d'oro. Così, un blitz: visite mediche a Torino effettuate, 5 milioni di euro allo Sporting Lisbona, più il cartellino di Marcelo Salas. Tutto deciso, nessun indugio per quel giovane promettente sconosciuto portoghese. Ma poi, il colpo di scena: Salas si rifiuta e dice no al trasferimento in Portogallo e fa saltare l'affare. A Cr7 si aprono le porte dello United e di una carriera di successi lontano dall'Italia.

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