Fifa, l’ex presidente Havelange ricoverato per un problema respiratorio

A pochi giorni dal ricovero di Sepp Blatter, entrato in ospedale a causa di un malore dovuto allo stress per lo scandalo che ha coinvolto lui e Michel Platini, anche Joao Havelange è stato trattenuto in clinica a Rio de Janeiro per problemi polmonari. L'ex presidente, oggi 99enne, ha avuto problemi respiratori e ha dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale brasiliano che, attraverso l'ultimo bollettino medico, ha fatto sapere che il paziente reagisce positivamente al trattamento e che le funzioni vitali sono stabili. La storia dell'ex numero uno della Fifa, in carica dal 1974 al 1998, è molto simile a quella di Blatter. Anch'egli, infatti, fu al centro di uno scandalo e fu accusato di aver intascato tangenti insieme all'allora presidente della Federcalcio brasiliana Ricardo Texeira. Anche lui preso di mira, durante la sua presidenza, da istituzioni del calcio come Diego Armando Maradona, Joao Havelange si era ritirato a vita privata nel 2013 dopo le sue dimissioni da presidente onorario.

Il mostro di Blatter – L'oblio dell'ex presidente della Fifa è, però, durato poco. La notizia del suo ricovero, ovviamente, ha fatto il giro del mondo e ha riportato il suo nome su tutte le prime pagine dei giornali. Un ricovero che ha seguito quello dello scorso anno, quando Havelange venne ricoverato per la stessa patologia e dopo un'infezione alle vie respiratorie. Qualche mese fa, durante i giorni delle indagini dell'Fbi con relative accuse a Blatter e Platini, Joao Havelange ebbe modo di dire la sua sulla bufera che aveva coinvolto i vertici della Fifa. "Blatter, hai creato un mostro", disse il brasiliano al suo successore ricevendo la risposta piccata dello svizzero che gli diede ragione, prima di difendersi dichiarando che "nei 17anni del mio mandato ho tentato di domare questo mostro". A distanza di mesi, dunque, il destino di chi ha governato il calcio mondiale in questi anni pare correre parallelamente. Polemiche, accuse e problemi di salute: alla Fifa continua a non esserci pace.