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FIFA, Figo ritira la candidatura alla presidenza

L’ex campione di Barcellona, Real e Inter getta la spugna con un lungo post su Facebook: “Ma sono stato testimone di svariati episodi che dovrebbero far vergognare chiunque desidera un calcio libero, pulito e democratico”.
A cura di Marco Beltrami
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Luis Figo getta la spugna. L'ex campione di Barcellona, Real Madrid e Inter ha deciso di ritirare la candidatura alla presidenza della Fifa. La grande gloria del calcio portoghese ha affidato ad un lungo messaggio sulla sua pagina Facebook i motivi della sua scelta confermando la sua delusione e amarezza per alcuni episodi che a suo giudizio non possono che suscitare vergogna e indignazione. Figo che nel suo programma aveva inserito la possibilità di portare a 48 il numero delle squadre partecipanti alla fase finale dei Mondiali, oltre a nuove regole sul fuorigioco e soprattutto sui finanziamenti alla Federazioni fa dunque un passo indietro. Ora la corsa alla presidenza è ridotta a solo due candidati ovvero Joseph Blatter, oggetto indiretto degli strali di Figo e il principe di Giordania Alì Bin Al-Hussein.

Questo il lungo messaggio di Figo: "Le reazioni del mondo del calcio mi avevano convinto che avevo fatto la scelta giusta, ho viaggiato e incontrato persone straordinarie che condividevano la necessità di cambiare e ripulire la reputazione della Fifa come oscura organizzazione che è spesso vista come luogo di corruzione. Ma sono stato anche testimone di svariati episodi che dovrebbero far vergognare chiunque desidera un calcio libero, pulito e democratico. Ho visto coi miei occhi presidenti di Federazioni che un giorno paragonano i leader della Fifa al diavolo e il giorno dopo a Gesù. Ai candidati è stato vietato di rivolgersi alle Federazioni durante i congressi mentre un candidato, ha sempre parlato dal palco. Non c'è stato nemmeno un dibattito sulle proposte dei vari candidati. Pensate sia normale in vista di un'elezione? Questo processo elettorale è tutto tranne che un'elezione, è un pleibiscito per consegnare il potere assoluto a un uomo. E io mi rifiuto di prendervi parte. Dopo una riflessione personale e aver condiviso con gli altri due candidati i nostri punti di vista, credo che il 29 maggio a Zurigo non sarà un normale atto elettorale. E quindi non contate su di me".

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