Fifa, anche Infantino vuole Totti dirigente: “Sarebbe un onore averlo con noi”

Sepp Blatter e il suo amico Michel Platini sono solo un lontano ricordo. La gestione di Gianni Infantino ha infatti dato un volto nuovo (e una nuova credibilità) allo stato maggiore del calcio mondiale. Al di là di alcune iniziative e proposte incomprensibili e stravaganti (come la decisione di cancellare la task force contro il razzismo e l'idea di allargare il numero delle squadre partecipanti ai mondiali da 32 a 48), l'ex presidente dell'Uefa ha sin da subito voluto accanto a sé figure vicine al mondo del calcio. Dopo Zvonimir Boban e Marco van Basten, l'idea di portare ai piani alti della Fifa anche altri ex campioni continua a "ronzare" nella testa di Gianni Infantino. Complice il futuro ancora tutto da decidere di Francesco Totti, nelle ultime ore il grande capo della Fifa ha così lasciato aperta una porta anche all'idolo della tifoseria romanista.

A Trigoria c'è già una scrivania per lui

"Francesco Totti è un mito e sarebbe ovviamente un onore avere con noi un giocatore come lui, che cerca di dare qualcosa di più al calcio. La Fifa è cambiata – ha continuato Infantino, durante l'intervista rilasciata alla Rai – Ora ci sono più persone che amano il calcio". L'ingresso del quarantenne capitano della Roma nella Fifa è, però quasi impossibile. Al di là delle reali volontà del numero dieci (ancora indeciso se smettere davvero oppure andare avanti), a Trigoria lo stanno già aspettando nelle vesti di direttore tecnico. Il contatto e la scrivania sono dunque già pronti. Se Pallotta manterrà le promesse, Francesco firmerà un nuovo accordo da dirigente per i prossimi sei anni a circa 600mila euro a stagione. Il suo nuovo ruolo, così come aveva chiesto, sarà quello di ricoprire un ruolo operativo nel club giallorosso e di fare da tramite tra la squadra e la società.