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FIFA, addio alla multiproprietà dei cartellini dei calciatori

Abbassato anche il limite d’età per il tesseramento internazionale dei giovani, mentre sono stati confermati i Mondiali in Russia e Qatar.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il comitato esecutivo della FIFA ha approvato a Marrakech una serie di novità che entreranno in vigore dall'anno prossimo. In particolare, la vera novità rappresenta la fine della multiproprietà dei cartellini dei calciatori: le cosiddette Thirdy Party Ownership (TPO), ovvero le proprietà di terze parti, che saranno vietate dal 1° maggio 2015. Ci sarà naturalmente tempo per "regolarizzare" i contratti pre-esistenti: quelli sottoscritti tra il 1° gennaio ed il 30 aprile 2015 potranno avere validità solo per un anno (e dunque fino al limite massimo del 30 aprile 2016), mentre quelli sottoscritto negli anni passati e fino al 31 dicembre 2014 saranno validi fino alla scadenza naturale.

Una novità che condizionerà sicuramente il calciomercato internazionale, ed in particolare quello da e verso il Sud America, dove spesso i cartellini dei calciatori sono posseduti in percentuale da fondi economici e società esterne. Ma quella sulle multiproprietà non è l'unica novità varata dal comitato esecutivo nella riunione di quest'oggi: è stato abbssato a dieci anni il limite per i trasferimenti internazionali dei minori, ai quali però verrà richiesto un certificato internazionale di trasferimento, il cosiddetto ITC. Inoltre, sono stati confermati i Mondiali 2018 e 2022: il calendario dell'edizione russa prevede il calcio d'inizio il 14 giugno 2018 per poi concludersi con la finalissima di Mosca del 15 luglio. Per quanto riguarda la contestata edizione di Qatar 2022, il calendario verrà varato a marzo 2015. E non sono escluse clamorose sorprese, visto che la polemica sulle temperature eccessive nel periodo estivo nel paese mediorientale non accenna a placarsi, così come quella sull'assegnazione vera e propria. Ma la decisione di oggi di confermare il mondiale qatariota potrebbe aver messo la parola fine alla querelle almeno fino a marzo.

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