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Ferrero: “Pulvirenti? Deve morire. Lotito, può consigliarmi dove comprare pesce”

Il presidente della Sampdoria si scatena e mette nel mirino l’ex patron del Catania, il numero uno della Lazio e perfino Cairo del Torino (“è tirchio”)
A cura di Maurizio De Santis
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Il giorno dopo le esternazioni in radio Massimo Ferrero interviene a chiarire quelle frasi, durissime, pronunciate in riferimento all'ex massimo dirigente del Catania, Pulvirenti: "Certe parole, se scritte, poi vengono male interpretate. Non auguro la morte a nessuno perché la vita è un valore impagabile. Intendevo dire che deve morire il calcio malato, di cui ancora paghiamo le conseguenze, da Calciopoli ad oggi".

Cosa aveva detto di così grave Ferrero?

Prima cannonata: "Cairo è tirchio". Seconda cannonata: "Lotito al massimo mi può consigliare dove comprare il pesce". Terza pallonata: "Pulvirenti? Deve morire… devono radiare lui e la squadra". Massimo Ferrero è così: incontenibile, dirompente, fatale. Ai microfoni di Radio24, intervistato durante il programma La Zanzara, il presidente della Sampdoria ne ha per tutti. Nessuno è risparmiato. A cominciare dall'ex numero uno dei siciliani, coinvolto nello scandalo delle partite comprate per evitare che la sua squadra – messa male in classifica – retrocedesse in Lega Pro. "Ma come si permette di fare certe cose, di sporcare il calcio? Deve essere radiato, a me certa gente fa schifo – attacca Ferrero -. Buttare la chiave? No, deve morire. Uno che si permette di vendere le partite deve prendere schiaffi tutti i giorni, da tutti".

Di tutt'altro tenore – ma non meno tenere – le parole che riserva al presidente della Lazio, Claudio Lotito. "E' una brava persona e lo mettono in mezzo perché il suo nome fa notizia – ha aggiunto Ferrero -. A me, però, ‘un me po' consiglia' niente'. Anzi, non è all’altezza di farlo con nessuno. Al massimo a me può dire un posto dove comprare il pesce a basso prezzo". Quanto a Cairo, massimo dirigente del Toro, lo liquida con una battuta delle sue: "E' oculato… tirchio. A differenza mia che sono molto generoso perché vengo dalla povertà".

A proposito di generosità e solvibilità economica, Ferrero torna anche sulla questione del rosso di bilancio che si ritroverebbe la sua Samp. Dopo aver replicato ai detrattori dicendo "l'unico rosso è quello del rossetto de mi nonna", si congeda dall'intervista così: "Mio padre mi ha insegnato che non bisogna essere ricchi, bisogna essere credibili e io ho tanto credito perché non è vero che le banche non prestano i soldi, ma devi avere un progetto serio e restituire i soldi".

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