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Ferrero condannato, decade da presidente ma la Samp resta sua

Il crac Livingston, la compagnia aerea controllata dalla Fg Holding fallita nell’ottobre 2010, inficia il ruolo dirigenziale: Ferrero ha patteggiato una condanna a 1 anno e 10 mesi, in base alle norme della Figc non potrà più ricoprire la carica di numero uno di un club di calcio.
A cura di Maurizio De Santis
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Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria. Attenzione, però: formalmente ne resta il proprietario ma è decaduto dalla massima carica dirigenziale. Un provvedimento che la Federcalcio – in base a quanto raccolto dalla Gazzetta dello Sport – avrebbe già notificato alla Lega e allo stesso Ferrero: non un fulmine a ciel sereno ma la naturale conseguenza della vicenda giudiziaria che ha visto implicato il numero uno dei blucerchiati. Tutto è riconducibile al crac Livingston, la compagnia aerea controllata dalla Fg Holding di Ferrero e fallita nell'ottobre del 2010: l'episodio s'è poi trascinato in Tribunale fino a quando, davanti al Gip di Busto Arsizio, il presidente romano non ha scelto di patteggiare una condanna a 1 anno e 10 mesi dopo aver visto bocciare il ricorso fatto in Cassazione nel 2016. In base alle norme organizzative interne della Figc non potrà più ricoprire la carica di numero uno di una società di calcio.

L'articolo 22, al riguardo è molto chiaro e non dà adito a interpretazioni di sorta: Non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione, e se già in carica decadono, coloro che siano stati o vengono condannati con sentenza passata in giudicato a pene detentive superiori a un anno.

Ferrero non ha mai dato comunicazione diretta alla Federcalcio della propria condanna ma nelle stanze del Palazzo la vicenda non è passata sotto traccia: di qui l'istanza di decadenza dalla carica inoltrata verso il massimo dirigente. La Sampdoria rischia il collasso societario e la vicenda avrà riflessi anche sulla squadra e sui risultati? Nulla di tutto questo, considerato che il divieto è relativo solo a incarichi dirigenziali del soggetto condannato. Cosa vuol dire? Che Ferrero resta il proprietario del società ligure ma a sedere sulla poltrona di numero uno dovrà essere qualcun altro di fiducia.

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