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Fenomeno Perin, il portiere cresciuto parando ‘cannonate’ (video)

Mattia Perin, portiere del Genoa, è tra le conferme di quest’avvio di stagione. A Pescara e adesso in Liguria è cresciuto affinando la propria tecnica parando palline da tennis e le ‘bombe’ lanciate dalla macchina spara-palloni a 160 km/h. Juve e Milan lo avrebbero voluto in squadra, Preziosi lo ha blindato.
A cura di Maurizio De Santis
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Juventus e Milan avrebbero voluto portare via Perin dal Genoa. Con la maglia della Nazionale ha vissuto l'avventura del Mondiale in Brasile, poco felice per gli Azzurri ma prodiga d'esperienza per il giovane portiere che studia da grande, nel solco della tradizione italiana che ha come emblema Buffon. Lui, Mattia, sorride, china il capo, fa una smorfia, nasconde il viso dietro quella frangetta che gli cade sul volto quando lo paragonano al numero uno bianconero e dell'Italia. Al Grifone è legato da un contratto che scade nel 2017, la sua quotazione di mercato è cresciuta di pari passo alle prodezze in campionato dove, finora, è risultato tra i migliori della stagione. 

Esploso a Pescara. Massimo Marini, preparatore dei portieri del Pescara, faceva allenare i suoi ragazzi con le palline da tennis. Ne scagliava verso la porta a ripetizione con una racchetta sia sul primo sia sul secondo palo per allenare la presa, i riflessi e la reattività dei portieri. E ne ‘sparava' altre ancora con lo speed launcher, la macchina ‘spara-palloni' che sa essere micidiale, algida, impietosa come un cecchino con le traiettorie beffarde che mettono a dura prova reattività e istinto. E' in Abruzzo che Perin ha iniziato a perfezionare la propria tecnica, con Spinelli (al Genoa) aggiunge un altro tassello al percorso di crescita che, poco alla volta, lo ha spinto ai vertici del calcio italiano.

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Valore di mercato in crescita. Cisterna, Pistoiese e poi l'arrivo sotto la Lanterna: nel 2010, diciassettenne, valeva 500 mila euro; quattro anni dopo – comprese le avventure a Padova e a Pescara – costa almeno 12 milioni di euro (secondo transfermarkt) ma è solo una base d'asta considerato che per convincere il presidente Preziosi a privarsi del calciatore ne servirebbero molti di più. Né bianconeri e nemmeno il ‘diavolo' sono riusciti a farlo cadere in tentazione.

Come funziona il cannone spara-palloni? L'attrezzo (costo base circa 3mila euro) consente di far viaggiare la palla a una velocità che può arrivare anche a 100 mph (miglia orarie, l'equivalente dei 160 km/h), disegnare traiettorie cariche di effetto con angolazione variabile e un livello crescente di difficoltà a secondo del calibro scelto. L'imprevedibilità della direzione e l'impossibilità da parte del portiere di ‘captare' il linguaggio del corpo dell'avversario stimolano capacità e tempo di reazione a situazioni non convenzionali. Perin studia da grande e sa bene che ci vuole un fisico bestiale per resistere alle cannonate della vita.

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