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Fantacalcio Sampdoria: riecco Romero, l’eroe dei due Mondi

Da vice-campione del Mondo a fuori rosa alla Sampdoria, fino alla rinascita contro Cagliari e Roma. Sergio Romero è una delle belle riscoperte della squadra di Mihajlovic.
A cura di Mirko Cafaro
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La storia del calcio è ricca di ascese, improvvise cadute e ritorni, ma quanto accaduto negli ultimi mesi a Sergio Romero, portiere della Sampdoria reduce da una prestazione super contro la Roma (per la felicità di chi gli ha dato fiducia al fantacalcio), sembra sbaragliare parecchi precedenti. Classe '87, nazionale argentino, a giugno è approdato al Mondiale brasiliano con appena tre presenze sulle spalle, in quel di Monaco agli ordini dell'italiano Ranieri. Una grandissima apertura di credito da parte del ct Sabella, che decide subito di affidargli i gradi di titolare della porta di una Seleccion che da quasi trent'anni non riesce a imporsi in una competizione iridata. La squadra non ingrana, ma passa senza problemi il girone e non senza tribolazioni supera anche ottavi e quarti di finale sino alla semifinale con la favorita Olanda.

Romero ci arriva senza sbavature, anzi convincendo l'ambiente della bontà della scelta del ct. L'attenzione dei media, del resto, è concentrata sull'attacco abulico e non su una retroguardia che ha retto sin lì l'impatto di cinque partite tesissime. Contro gli oranje la gara si protrae sino ai rigori, è capitan Mascherano a dare gli ultimi incoraggiamenti al suo portiere: "Vai e prenditi il mondo". Sergio esegue: parati i rigori di Vlaar e Sneijder e Argentina in finale, ancora contro la Germania come a Italia '90. Il resto è storia: contro i tedeschi il match non si sblocca, si arriva ai supplementari e lì arriva la beffa di Gotze, proprio quando Romero pregustava un'altra sfida dagli undici metri. L'Argentina deve così accontentarsi della medaglia d'argento, ma il suo numero uno chiude la rassegna con grandi attese e prospettive per la sua carriera.

Ad agosto l'attesa svolta non arriva: Romero resta prigioniero del suo contratto alla Sampdoria dove, già l'anno prima, gli era stato preferito Da Costa. In più a fine mercato arriva anche Viviano e per Mihajlovic il portiere argentino è solo un corpo estraneo rispetto al gruppo. Sergio, però, non molla: si allena con grande professionalità e riesce a ottenere le prime panchine alle spalle di Viviano. Che qualcosa stia cambiando? La conferma arriva contro il Cagliari: infortunio del titolare e subentro con ottimi risultati. 6.5 in pagella e la conferma per lo staff tecnico di poter contare su un ottimo professionista, specie alla luce del lungo infortunio dell'ex fiorentino. Contro la Roma la consacrazione: voto 7 (all'unanimità dai principali giornali sportivi, Gazzetta e Corriere in primis) e due assoluti miracoli contro Gervinho e soprattutto Florenzi. Per una prova completa serve un terzo indizio, ma ciò che abbiamo visto appare già parecchio convincente. Tifosi della Samp e fantallenatori possono dormire sonni tranquilli.

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