Milan, un derby da Fantacalcio aspettando Super Mario Balotelli
L'arma in più, l'asso nella manica, il classico coniglio dal cilindro. Mario Balotelli – sempre che riesca a sfruttare il proprio potenziale – è il calciatore che può dare la svolta in campionato. E il derby con l'Inter rappresenta il primo, vero appuntamento anche per l'ex Liverpool, finora in panchina e messo sotto torchio dal ‘sergente' Sinisa perché recuperi in fretta tenuta atletica, ritmo partita, freschezza e dinamismo che gli mancano come il pane. Impegno a sacrificarsi e disponibilità a lavorare duro, sono state queste le prime parole/promessa del giocatore tornato in rossonero dopo un'avventura tutt'altro che fortunata in Premier League. Ma quale potrebbe essere il suo impatto sulla squadra, parlando squisitamente di tattica e scelte tecniche dell'allenatore serbo? In soldoni: quante sono le possibilità di trovare una maglia nel nuovo Milan che sta rapidamente prendendo forma e che avrebbe più bisogno di un costruttore di gioco che di un finalizzatore? Proviamo ad analizzare la situazione, partendo dalle condizioni fisiche del giocatore.
Nell'ultimo anno Mario ha collezionato solo 16 gettoni in Premier League, finendo gradualmente ai margini della prima squadra già dalla scorsa primavera. Alla ripresa si è presentato appesantito e fuori forma, al punto da spingere il tecnico Rodgers a lasciarlo a casa in occasione della tournée estiva che ha inaugurato la preparazione pre-campionato. Lì si è consumata la rottura definitiva con l'ex Azzurro che ha cominciato ad allenarsi da solo, da separato in casa in attesa di nuova sistemazione. Appare complicato, dunque, che possa risultare subito abile e arruolato nel nuovo gruppo, non prima di aver fatto un lavoro extra agli ordini dei preparatori atletici.
Da questo punto di vista, la sosta per le Nazionali nella prima settimana di settembre può offrire un buon assist, ma Bacca e Luiz Adriano, almeno per il momento, possono dormire sonni tranquilli. Balo dovrà lavorare sodo per recuperare il gap rispetto ai compagni già ben rodati sia sotto il profilo fisico sia tatticamente. Una volta a disposizione, in ogni caso, sarà difficile vederli tutti e tre in campo contemporaneamente, se non in condizioni particolari e a gara in corso. Per quanto Mario non sia la classica prima punta d'area di rigore, infatti, non è certo nelle sue corde il ruolo di trequartista: troppo lontano dalla porta per esprimere il suo potenziale. Mihajlovic con ogni probabilità lo utilizzerà in alternativa a Luiz Adriano, rispetto al quale è più potente e finalizzatore, ma forse meno propenso al sacrificio. In ottica fantacalcio, dunque, il suggerimento è di essere molto cauti. Il giocatore è motivato, intende rilanciarsi e riproporsi anche in ottica azzurra in vista degli Europei, ma le difficoltà – specie con un tecnico che non fa sconti come Sinisa – non saranno poche. Investire qualcosa sì, ma senza considerarlo – almeno per ora – uno da prima fascia.
