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Fantacalcio consigli Asta 2015: le scommesse

Alla vigilia della ripresa del campionato ci sbilanciamo nelle nostre previsioni: ecco i migliori prospetti (low cost) sui quali puntare per l’asta del fantacalcio.
A cura di Mirko Cafaro
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La maggior parte delle riunioni per l'asta del fantacalcio stagionale si stanno concentrando in questo weekend. Chiuso il calciomercato, definite nel dettaglio le liste, ottenute le prime indicazioni dal campionato si può procedere, con un numero di variabili inferiori, alla scelta dei giocatori. C'è poco da illudersi, però, l'imponderabile è sempre in agguato e per questo bisogna presentarsi all'appuntamento più atteso dell'anno con le idee chiare e, come spesso vi abbiamo ripetuto in questi mesi, con un piano B sempre pronto.

Per agevolare la vostra preparazione, vi rimandiamo al listone con le dritte ruolo per ruolo: qui troverete tutti i giocatori che abbiamo considerato "eleggibili" suddivisi in tre fasce di valore, alle quali abbiamo affiancato anche la categoria delle scommesse. Quest'ultima è sempre da maneggiare con cura. Negli anni abbiamo visto numerosi fantallenatori perdere il conto (e il controllo) e finire per infarcire la propria squadra di giocatori dal rendimento incerto, o completamente da testare nella nostra serie A. Come in tutte le cose ci vuole metodo e misura. Le "scommesse" fantacalcistiche sono il sale di questo gioco: puntare su di loro, aggiudicarsele a poco, vedere il loro rendimento crescere e farsi bello con gli avversari. A chi non è successo? Il vostro autore ricorda ancora con nostalgia gli undici gol di Rigoni del Novara, per esempio. L'ideale, quindi, sarebbe provare a prendere due per reparto tra difesa e centrocampo e una o due in attacco.

Oggi, quindi, vogliamo ulteriormente sbilanciarci rispetto all'ampia lista compilata qualche giorno fa. Eccovi un elenco ristretto di nomi che ci sentiamo di tenere d'occhio con particolare attenzione.

Portieri: confermiamo la scelta di Leali, da affiancare a un primo che offra maggiori garanzie in termini di inviolabilità della porta. Il Cesena, comunque, ha dimostrato di poter dire la sua – almeno tra le mura di casa – e con un tecnico come Bisoli il rischio di goleade al passivo sembra più ridotto.

Difensori: Zappacosta (Atalanta) e Renzetti (Cesena).  Entrambi che avrete già sentito se siete nostri lettori abituali. Il primo, cresciuto nel vivaio atalantino, è reduce da un'esperienza in B con l'Avellino molto positiva ed è un punto fermo dell'Under21 di Di Biagio. Ha iniziato molto bene, confermando le sensazioni della vigilia circa la sua titolarità sulla fascia destra e viene via con pochi crediti. Il cesenate, invece, ha qualche anno di più (classe '88), viene dalla gavetta prima nella vecchia C1 con la Lucchese, poi in B con Albinoleffe, Padova (in tutto cinque stagioni, sempre concluse con più di trenta presenze) e quindi Cesena con cui ha raggiunto la promozione. Affidabile, di rendimento, non aspettatevi gol, ma può tornare ugualmente utile. Un titolare per pochi spiccioli fa sempre comodo.

Centrocampisti: qui ci sarebbe l'imbarazzo della scelta, ma ci limitiamo ai nomi di Lestienne (Genoa) e Vazquez (Palermo). Il primo è appena approdato alla corte di Gasperini, ma possiede le caratteristiche per imporsi nel suo 3-4-3: rapido, ottimo dribbling, buon senso del gol e anche del passaggio finale. Riuscisse a produrre la metà dei numeri ottenuti in Belgio sarebbe subito da top club. Il rosanero, invece, è già rodato in Italia: ha fatto fatica a imporsi in B, ma una volta trovata la giusta collocazione ha dato grandi soddisfazioni (4 gol in 18 partite). In un campionato più tecnico può rendere anche di più.

Attaccanti: puntiamo su Djordjevic (Lazio) e Bernardeschi (Fiorentina). Il primo è giocatore di esperienza, maturata soprattutto in Francia. Con il Milan ha iniziato in panchina, ma dal suo ingresso – al posto di Klose – la partita dei biancocelesti è cambiata. Ha messo lo zampino nel gol e c'era anche nell'azione del rigore conquistato. Se Pioli si convince a invertire l'ordine di priorità con il tedesco (ovvero a lasciare a quest'ultimo la mezz'ora di qualità finale), può essere un ottimo affare. Il viola è una scommessa sicuramente più spinta. L'infortunio di Rossi crea spazi nell'attacco di Montella, ma per ora gli è stato preferito Babacar. Gomez, tuttavia, ha dimostrato di rendere meno con un'altra punta al fianco. Chissà, dunque, che non scocchi l'ora di questa fantasista che ha grande fiuto per la porta, ma sa mettersi anche a disposizione dei compagni.

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