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Fantacalcio Bologna: i cambi di Donadoni e gli uomini della svolta

Rossettini esterno di difesa, Masina uomo chiave in proiezione offensiva e i ritrovati Giaccherini e Destro: queste solo alcune delle novità imposte da Donadoni.
A cura di Mirko Cafaro
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Sono bastate due giornate a Roberto Donadoni per trasformare il Bologna, impreciso, imballato e incapace di far esprimere al meglio il talento delle numerose individualità a disposizione, in una formazione vincente e accreditata nella corsa salvezza. In 180 minuti sono arrivati due successi, già sufficienti a far meglio dell'ex tecnico Rossi in dieci turni, ma soprattutto cinque gol fatti, zero subiti e la sensazione di una quadratura tecnico-tattica molto interessante. Sì perché sono stati diversi i cambi apportati al sistema di gioco dei felsinei.

Innanzitutto il modulo: un 4-3-3 molto mobile e dinamico, con giocatori intercambiabili nei ruoli tra centrocampo e attacco e in grado di trasformarsi in 4-5-1 in fase di non possesso. In secondo luogo gli uomini: perso Oikonomou per infortunio (tra i pochi positi in quest'avvio), il tecnico ex Parma ha recuperato Maietta (molto positivo ieri contro il Verona), ridato fiducia a Gastaldello e soprattutto scelto Rossettini per il ruolo di esterno difensivo di destra, fuori ruolo ma tatticamente molto prezioso per la sua capacità di scalare verso il centro e consentire a Masina di sganciarsi in proiezione offensiva trasformando la retroguardia a tre.

Proprio l'esterno di origini marocchine è uno degli uomini chiave del nuovo corso: tanta corsa, propositività, abilità in ripiegamento e discreta tecnica, ha già messo insieme un gol, tre assist e anche contro il Verona ha mandato in gol Giaccherini e messo lo zampino nel secondo gol di Donsah con due dei suoi cross che rappresentano una costante. Le altre modifiche degne di nota riguardano il centrocampo, dove Donadoni ha imposto la chioccia Brienza al fianco di Donsah e Diawara, ottenendo un mix di tecnica, strapotere fisico, corsa e capacità di inserimento. Da tenere d'occhio soprattutto il secondo che, al di là del gol ai veneti, ha messo in mostra quelle qualità che lo hanno fatto finire in orbita Juve già da tempo.

In attacco infine la novità è Rizzo impostato da esterno alto di sinistra, ma il suo compito è di far da pendolo tra le linee consentendo eventualmente a Brienza di sganciarsi per vie centrali, o in alternativa per offrire maggiore copertura al centro. Al resto ci hanno pensato sinora un Destro più partecipe alla manovra (nelle ultime due gare si è visto spesso arretrare sino a centrocampo, spizzare di testa per gli inserimenti dei compagni, o far da sponda per consentire alla squadra di salire) e Giaccherini ristabilitosi fisicamente e già decisivo con due gol molto pesanti.

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