Fair-play finanziario, sanzioni Uefa per Inter e Roma

Martedì 5 maggio. Le sanzioni della Uefa per il mancato rispetto del fair-play finanziario si abbatteranno su Inter e Roma che – secondo i parametri imposti dalla Federazione continentale – hanno rossi a bilancio che sforano anche la soglia di tolleranza concessa. Cosa rischiano le due società italiane? Nulla di traumatico, ammende pecuniarie e qualche restrizione. Una sorta di ‘cartellino giallo' che, per almeno per quanto riguarda i nerazzurri, dovrebbe consistere in: una multa pari a circa otto milioni di euro; la possibilità di contare solo su un gruppo di 21 calciatori (e non 25 come previsto e a disposizione di tutte le altre squadre) nella prossima competizione europea che disputerà; agio limitato alle trattative di calciomercato – come rilanciato da Repubblica – da poter condurre solo in base agli incassi maturati grazie alle cessioni. Insomma, tirare la cinghia non basta: servirà anche dare una sfoltita ulteriore ai costi di gestione.

In quest'ottica, salvo esborsi ‘sanguinosi' da parte della proprietà per coprire le perdite, appare difficile che possa arrivare a Milano un calciatore come Yaya Touré che al Manchester City percepisce un ingaggio che supera i 10 milioni di euro. Mancini lo vorrebbe alla Pinetina ma l'operazione presenta costi al momento insormontabili. Cifre impossibili allo stato dei fatti. Meno gravi, invece, i provvedimenti che verranno assunti nei confronti della Roma di Pallotta che – oltre a un'ammenda – andrà incontro al blocco dei ricavi frutto della partecipazione all'edizione di quest'anno di Champions (fase a gironi) ed Europa League. Restano sotto controllo (ma con diverse sfumature e grado d'attenzione) anche le posizioni della Juventus, della Lazio (terza in classifica in A) e del Milan.