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FA, 18 mesi di squalifica per Barton: ha scommesso su 1260 eventi sportivi

Mano pesantissima della Football Association sul calciatore del Burnley che si è difeso facendo riferimento alla sua dipendenza dal gioco in una lunga lettera.
A cura di Marco Beltrami
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Nella sua carriera spesso e volentieri si è reso protagonista, in campo e fuori di episodi poco edificanti, questa volta però Joey Barton l’ha combinata davvero grossa. Il centrocampista che a settembre spegnerà 35 candeline, potrebbe aver concluso la carriera da professionista alla luce della pesantissima squalifica di 18 mesi incassata dalla Football Association. Il motivo? Le scommesse, con il massimo organo calcistico inglese che ha punito il giocatore del Burnley per aver violato le regole puntando su partite di calcio, e altri eventi sportivi per ben 1260 volte. Le giocate si riferiscono al periodo che va dal 2006 al 2016, quindi per quasi tutta la carriera di Barton che dovrà anche pagare un’ammenda di 35mila euro.

Se il club che detiene il cartellino di Barton ha già comunicato di voler presentare ricorso, il calciatore si è difeso attraverso il suo sito internet. Il classe 1984 famoso per i suoi atteggiamenti provocatori sia sul terreno di gioco che davanti ai microfoni e sui social, ha ammesso di essere dipendente dal gioco, essendo un ludopatico.

Nonostante tutto Barton si è detto molto deluso dall’atteggiamento della FA: "Sono molto deluso per la durezza della sanzione, una sentenza che mi obbliga a un pensionamento anticipato. Voglio subito essere chiaro, qui non si parla di match fixing e su questo punto la mia integrità non è in discussione. E' vero, ho violato le regole, ma ritengo la pena eccessiva. Ho combattuto la dipendenza dal gioco d'azzardo e ho fornito alla FA una relazione medica sul mio problema, mi dispiace che non sia stata presa in considerazione. Se la FA vuole seriamente affrontare il problema del gioco d'azzardo, deve considerare la propria dipendenza dal momento che le società di CALCIO, le tv e tante pubblicità promuovono le scommesse. Non cerco giustificazioni, ma solo di spiegare che talvolta questi problemi sono più complicati di quanto non sembrino".

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