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Selke, Kempf e Amiri: troppa Germania per la Danimarca

I giovanotti tedeschi regolano la pratica danese con scioltezza e garantiscono la testa del girone C a Kunz: sabato affronteranno l’Italia, in un match che per gli azzurri è fondamentale. La Danimarca si accende solo con l’ingresso di Zohoré ma è troppo il divario tra le due squadre per poter infastidire a lungo la retroguardia tedesca.
A cura di Vito Lamorte
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La Germania si sbarazza con un comodo 3 a 0 della Danimarca, si porta al primo posto del Gruppo C dell' Europeo Under 21 e sabato affrontar l'Italia in un match che per gli azzurri sarà cruciale per il prosieguo nel torneo. Selke, Kempf e Amiri regolano la pratica danese con scioltezza e regalano la testa del girone a Kunz, che ne finale inizia a pensare alle gare successive e preserva uomini fondamentali come Gnabry, Weiser e Arnold. La Danimarca si accende solo con l'ingresso di Zohoré ma è troppo il divario tra le due squadre per poter infastidire a lungo la retroguardia tedesca.

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Nessun cambio nell'undici di Stefan Kunz: Pollersbeck in posta con Toljan, Kempf, Stark e Gerhardt in difesa. Dahoud e Arnold in mediana con Meyer, Weiser e Gnabry alle spalle di Selke. Tre uomini nuovi per Frederiksen  rispetto alla gara iniziale contro l'Italia: Blaabjerg per Rasmussen, Duelund per Andersen e Nielsen per Borsting. Solito 4-4-2 con Christensen e Noergaard davanti alla difesa e Ingvarsten con Duelund di punta.

Primo tempo. La Germania parte forte e Weiser per pochi cm non trova la porta al minuto 11. Continua a spingere la squadra di Kunz con Arnold e Dahoud che prendono per mano i loro compagni e provano a far girare la palla nel miglior modo possibile prima di verticalizzare. Buono spunto per la Danimarca al 31′ quando Kasper Nielsen impegna Pollersbeck con un bel diagonale. I danesi di Frederiksen escono pian piano dalla loro metà campo e prendono coraggio perché i tedeschi giocano sotto ritmo: solo Gnabry fa correre un brivido sulla schiena di Hobjerg a pochi minuti dal termine della prima frazione con un sinistro che va vicino all'angolo sinistro della porta danese.

Secondo tempo. La rappresentativa tedesca parte forte ad inizio ripresa e al 53′ è Selke a far fruttare il predominio con un bel tiro a giro sul palo lontano dopo l'appoggio di Toljan. La Germania continua a spingere e Weiser va vicinissimo al raddoppio ma Hobjerg respinge d'istinto. L'ingresso di Zohorè sembra poter riaccendere le speranze danesi e con un paio di conclusioni mette paura a Pollersbeck ma Kempf al 73′ insacca al volo su azione d'angolo e chiude, definitivamente, la gara. Al minuto 79 arriva il tris con Amiri, il calciatore più giovane in campo, che dialoga con Selke e infila ancora la palla in rete.

https://youtu.be/2fwx8OCNw2E

I migliori. Serge Gnabry e Max Meyer fanno cose difficili con una semplicità disarmante e questo è quello che colpisce di questi due ragazzi del 1995: potenza, fisicità, corsa e piedi educati per poter mettere in difficoltà gli avversari che passano dalle loro parti. Buona gara anche per i due mediani, Dahoud e Arnold, ma la differenza tra le due rose era talmente evidente anche nelle due occasioni in cui Pollersbeck si è dovuto impegnare.

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