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Europa League, stato d’assedio a Rotterdam e Firenze per gli hooligans

Arrestati 17 tifosi olandesi ed un tifoso della Roma nel tardo pomeriggio: altri 83 romanisti in stato di fermo. Rotterdam è un città blindata per l’arrivo di oltre 2.700 tifosi giallorossi ad assistere al ritorno contro il Feyenoord e attesi dalle minacce degli ultrà olandesi. La denuncia dei sostenitori giallorossi: “Abbiamo subito dalla polizia olandese una vera e propria schedatura. Ci hanno fatti scendere uno ad uno dal pullman, ci hanno fotografato e bloccato in aperta campagna per due ore e mezza sotto la pioggia”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Diciassette tifosi olandesi ed uno della Roma sono stati arrestati a Rotterdam poche ore prima della partita di Europa League tra Feyenoord e Roma, mentre altri ottantre giallorossi sono in stato di fermo. Questo il bilancio provvisorio, ma le notizie sono in continuo aggiornamento. Pare infatti che, secondo quanto riportano i media olandesi ed anche l'Ansa, un gruppo di tifosi giallorossi avrebbe cercato di sottrarsi ai controlli delle forze dell'ordine disperdendosi tra le vie del porto, ma uno di loro sarebbe stato arrestato dalla polizia olandese. Su un autobus dove viaggiavano altri tifosi della Roma sono stati invece trovati bastoni, mazze, tirapugni ed altro ancora: il tutto avrebbe portato allo stato di fermo di altri 83 tifosi giallorossi. Sono invece 17 i tifosi del Feyenoord fermati dalla polizia olandese: avrebbero provato ad "agganciare" alcuni tifosi della Roma.

"Il Comune di Rotterdam e la polizia olandese vi danno il benvenuto. Qui le regole per far sì che la vostra permanenza a Rotterdam sia il più piacevole possibile". Sono stati accolti così i tifosi della Roma sbarcati a Rotterdam: un volantino, scritto in italiano, distribuito dagli agenti del servizio di sicurezza che annovera una serie di prescrizioni da seguire: da come arrivare allo stadio seguendo un percorso prestabilito fino ai divieti su fuochi d'artificio, bevande alcoliche, fare compravendita oppure uso di droghe leggere o pesanti, avere un comportamento aggressivo o minaccioso. "I trasgressori verranno arrestati e non andranno allo stadio". Non sono mancate le polemiche per il trattamento ricevuto e denunciato da gruppi di sostenitori giallorossi sbarcati a Rotterdam: alcuni, circa 83, giunti in bus da Amsterdam sarebbero stati identificati e trattenuti per controlli, facendo loro espresso divieto di circolare per il centro cittadino.

"Abbiamo subito dalla polizia olandese una vera e propria schedatura. Ci hanno fatti scendere uno ad uno dal pullman, ci hanno fotografato e bloccato in aperta campagna per due ore e mezza sotto la pioggia". E' la denuncia fatta da Fabrizio Grassetti, presidente dell'Unione Tifosi Romanisti (Utr). "Ci hanno perquisiti in maniera minuziosa, negandoci anche la possibilità di andare in bagno".

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Un'altra giornata col fiato sospeso. Forse anche di violenze, scontri e nuove devastazioni. Per il ritorno dei sedicesimi di Europa League, sia Firenze che Rotterdam si presentano due città blindate con spiegamenti di forze dell'ordine che dovranno provare a garantire la sicurezza pubblica prima, durante e dopo le partite Fiorentina-Tottenham e Feyenoord-Roma. Una situazione che appare estremamente delicata stando ai comunicati tra i vari tifosi e ultrà che si sono già promessi vendette nel "secondo tempo" dopo ciò che è capitato in Capitale sette giorni fa. Leggermente differente la situazione in riva all'Arno, dove però sono attesi almeno 40 ‘cani sciolti‘, hooligans violenti che si mischieranno  con i tifosi diretti al Franchi.

A leggere l'invito delle forze dell'ordine italiane che raccomandano ai tifosi romanisti volti a Rotterdam per la trasferta di Europa League tra Feyenoord e Roma di seguire pedissequamente le direttive per recarsi allo stadio, c'è quasi da sorridere. Soprattutto ritornando sulla vergognosa devastazione di Roma della scorsa settimana e al lassismo della nostra Polizia. E a sentire le misure di sicurezza che si stanno preparando a Firenze per il ritorno della sfida tra Tottenham e Fiorentina con una delegazione della polizia inglese che si unirà alle forze dell'ordine italiane nella gestione dell'ordine pubblico, c'è da tremare. Il tutto unito dalla sottile line rossa del tifo ultrà, e delle loro vendette, inteso come la parte malata di quei supporters che seguono le proprie squadre ovunque come fosse un arruolamento alla battaglia. Trenta, quaranta, cento facinorosi tutti già conosciuti alle forze dell'ordine dei rispettivi Paesi d'appartenenza ma regolarmente partiti alla volta dello stadio, in casa o in trasferta poco conta. Perché per questi tifosi non conta nulla se non creare disordini, impadronirsi della scena dell'evento come fosse un trofeo di caccia, devastando cercando lo scontro con polizia e fazioni avversarie: inglesi, olandesi, italiani. Poco conta e troppo spesso il calcio – e le sue istituzioni – restano inermi  a guardare.

A Roma una settimana fa è successo di tutto e la devastazione della città è ancora sotto gli occhi di tutti, insieme alle polemiche e alla paura di nuovi scontri a Rotterdam dove circa 2700 tifosi giallorossi sono attesi tra questa sera e domani. Un clima inaccettabile ma che non potrà che crescere di ora in ora con la voglia di vendetta dei romanisti e le minacce di nuovi più gravi scontri da parte degli olandesi.  I gruppi organizzati del Feyenoord, infatti, per prepararsi all'arrivo in Olanda dei supporter giallorossi hanno ben pensato di accoglierli con la creazione di una t-shirt ad hoc: l'immagine in primo piano è quella della Barcaccia, con scritto "Je Suis Fountain". Sotto, la didascalia più allarmante: "Stavamo solo scherzando, ci vediamo giovedì. Voi accoltellatori feccia della As Roma".

Uno stato di guerra con tanto di città blindata, zone rosse e treni speciali. In particolare le Forze dell'Ordine ricordano che il 26 febbraio è stato predisposto un treno che partirà dalla stazione Centrale di Amsterdam e raggiungerà il Feyenoord Stadium di Rotterdam , dove è prevista una fermata dedicata. Non solo: presso il Porto Vecchio di Rotterdam è stata allestita una zona rossa, denominata «Fan Zone», vigilata dalla Polizia, dove sono presenti bar e punti di ristoro con un servizio di navetta verso lo stadio. Chi uscirà da tali confini rischierà il fermo e l'arresto immediato.

E Firenze non è da meno.  Perché il Comune e il Questore sono intenzionati a non commettere gli errori di Roma con i tifosi inglesi degli Spurs che arriveranno in massa (previsti circa 2.200 tifosi del Tottenham) per la sfida alla Fiorentina e tra i quali si celerebbero almeno una cinquantina di hooligans considerati ‘pericolosi' dalla polizia anglosassone, ma regolarmente in viaggio. E nessuno sa per certo da dove spunteranno. Gli ultrà del Tottenham arriveranno negli aeroporti di Firenze, Pisa e Bologna. Un altro gruppo di oltre cento supporter raggiungerà Firenze insieme alla squadra del Tottenham. Altri, una minoranza, si muoveranno con mezzi privati, auto e pullman. Potrebbero essere ovunque e da qui l'accordo con la Polizia londinese che manderà una propria delegazione per aiutare i colleghi italiani impegnati a presidiare piazze e monumenti, stazioni ferroviarie e aeroporti.

Situazioni surreali ma che ogni volta costellano le partite internazionali, senza che apparentemente vi possa essere una soluzione definitiva. E l'Italia è spesso al centro dello scandalo. Come accadde nell'oramai mestamente famosa serata di Genova per la gara Italia-Serbia con Ivan Bogdamov o quando furono i tifosi laziali a dar vergognoso spettacolo in Polonia nel dicembre del 2013 in occasione del match di Coppa contro il Varsavia, venendo fermati e arrestati dalla polizia polacca. E quando non c'è l'Italia c'è sempre traccia di hooligans anglosassoni. Come nell'ultima trasferta del Chelsea in Champions League, dello scorso 17 febbraio a Parigi in occasione della sfida con il Psg quando alcuni supporters dei Blues si macchiarono di atteggiamenti razzisti nella metrò francese. Venendo espulsi a vita dalla società londinese.

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