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Europa League, la bella Italia del calcio raccoglie 3 vittorie e un pareggio

Dopo i fasti in Champions League di Juventus e Roma, ci hanno pensato Inter, Torino, Fiorentina e Napoli a tenere alto l’onore del nostro movimento in Europa League con tre vittorie e un pareggio a reti inviolate.
A cura di Alessio Pediglieri
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E anche l'Europa League è stata archiviata nel migliore dei modi da parte delle nostre squadre. Dopo la due giorni di Champions che ha regalato i successi di Juventus e Roma, sono arrivate le liete novelle di Inter, Fiorentina, Napoli e Torino. Con altri tre successi e un pareggio esterno. Certo, non si è vinto ovviamente nulla, i punti valgono ma non sono quelli determinanti per la classifica finale e le vere avversarie – più quotate – devono ancora venire. Eppure tanto basta per sorridere ad un'Italia che per una settimana si sente protagonista laddove ultimamente paga dazio salato: l'Europa. Vincendo e convincendo in molti casi come la Fiorentina che strapazza il Guingamp, il Napoli che stravince di rimonta sullo Sporting, l'Inter di misura contro il Dnipro e il Torino che non va oltre lo 0-0 contro il Brugges ma sfiorando più volte la rete vittoria.

Inter e Torino, apripista di giornata

Nel tardo pomeriggio proprio i granata che i nerazzurri hanno aperto le danze e continuato il trend positivo ereditato dalla due giorni di Champions League. I granata impattando in Belgio e i nerazzurri vincendo di misura sul Dnipro a Kiev. Non certo due partite esaltanti e da ricordare ai posteri ma di certo due gare che hanno permesso di rompere il ghiaccio internazionale nel modo migliore, raccogliendo punti importanti e non subendo alcun gol in passivo. Ciò che è capitato anche alla Fiorentina in serata dove al Franchi sono state tre le reti rifilate al Guingamp e che sarebbe potuto accadere anche al San Paolo se il Napoli non si fosse distratto ad inizio match.

Fiorentina e Napoli, successi a suon di gol

Segno che  – come detto per la Champions League – qualcosa sia cambiato. Non certo nella caratura tecnica dei club visto che i giocatori che possiamo ‘vantare' su scala europea sono di certo molto più modesti di quelli di altri top-club. Di certo nella mentalità e nella tattica. Pragmatismo e cinismo sono state le parole d'ordine che hanno accompagnato le italiane in questa tre giorni di Coppa dove nessuno ne è uscito con le ossa rotte. Solo il Torino non è riuscito a conquistare i tre punti, ma il pareggio esterno ha un valore importantissimo in ottica economia classifica finale.  Forse è presto per cantar vittoria ma tanto basta per farci un po' sognare. La disfatta azzurra al Mondiale è ancora troppo fresca per essere dimenticata ma è pur sempre più lontana nei ricordi. I successi di oggi potrebbero essere prodromi di una stagione che finalmente potrebbe rivederci protagonisti. Magari senza bel gioco e campioni profumatamente pagati, ma semplicemente con sagacia tattica e tanto lavoro sia sulle gambe che sulla psiche di giocatori che, pur bravi, non possono reggere il confronto con i campioni disseminati tra le grandi d'Europa.

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