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Euro 2016, Quaresma: ieri bidone all’Inter, oggi eroe del Portogallo

L’ex giocatore nerazzurro, grazie al gol qualificazione nei tempi supplementari, è stato il protagonista dell’ottavo di finale contro la Croazia. Un momento di gloria per l’attaccante, dopo una carriera con molti bassi e pochi alti.
A cura di Alberto Pucci
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Quando nel 2008 José Mourinho puntò i piedi con "papà" Moratti per averlo in squadra, nessuno poteva mai immaginare ciò che Ricardo Quaresma sarebbe diventato in maglia nerazzurra: ovvero, uno dei flop più clamorosi dell'era "morattiana". A distanza di molti anni, e dopo aver girato Inghilterra, Turchia, Emirati Arabi e ancora Portogallo, alla ricerca di quelle giocate che prima del passaggio all'Inter lo avevano reso celebre, il "Trivela" Quaresma è passato alla cassa e ha ritirato il "coupon" per l'ennesimo quarto d'ora di gloria, giustificando la scelta di Fernando Santos di portarlo in Francia per gli Europei. Nonostante il gol segnato alla Croazia sia stato uno di quelli che rientrano nella categoria "lo segnavo anch'io", il 32enne di Lisbona è così finito su tutti i giornali per aver traghettato il Portogallo ai quarti di finale. Uno "sliding doors" figlio del gentile omaggio del suo amico e sponsor Cristiano Ronaldo (e anche del "napoletano" Strinic, che ha dato il via alla decisiva ripartenza lusitana), che ha fatto sobbalzare sul divano i tifosi interisti.

Dal trionfo di Madrid, alla notte di Lens

"All’Inter non mi hanno mai trattato bene e alcuni dirigenti hanno parlato male di me", dichiarò in un'intervista nel 2014 dopo aver ricordato quei mesi passati da "sopportato" alla Pinetina. Eppure la sua prima esibizione, contro il Catania allora allenato dall'ex Walter Zenga, fece per una sera ricredere tutti grazie al gol del pareggio, siglato con il suo immancabile gesto tecnico, e grazie ad una buona partita con quella che sarebbe stata la squadra che avrebbe vinto tutto nel giro di pochi mesi. Negli annali nerazzurri, infatti, c'è paradossalmente anche il suo nome di fianco a quello degli eroi del "Triplete". Caratterino per nulla facile e prima del suo trasferimento al Besiktas, Quaresma riuscì ad entrare nella foto che molti tifosi interisti custodiscono ancora nel loro cuore: quella dove il capitano Zanetti alza la Champions League al cielo di Madrid. Per il portoghese, però, fu l'ultima istantanea a colori nerazzurri prima della sua lenta e inesorabile discesa verso l'anonimato. Un declino interrotto magicamente dalla capocciata vincente contro la Croazia.

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